“San Marino non è più un’isola felice, il nostro sistema può risultare appetibile per le organizzazioni criminali, inoltre ci siamo domandati cosa fare per prevenire le infiltrazioni mafiose”.
Sono questi i due aspetti messi in luce dal segretario Foschi al vertice. Ha spiegato inoltre i passi avanti nati dalla collaborazione con la Fondazione iniziata nel 2007: una normativa antiriciclaggio che a dicembre dovrà superare l’esame del Moneyvall.
“Due anni fa – ha spiegato Foschi – eravamo in grado di soddisfare 7 parametri sui 50 richiesti, ora contiamo di entrare nei paesi virtuosi”.
I passi avanti nella lotta alle mafie sono stati il filo conduttore del Convegno.
“I giovani sono i nostri volontari” ha detto il procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso alle scolaresche presenti al convegno. Ha elencato poi i passi avanti compiuti nei primi sei mesi: 49 operazioni di polizia e carabinieri, 918 arresti, 73 latitanti catturati, 3 miliardi di euro sequestrati. Tra gli interventi anche quello di un imprenditore di Lamezia Terme che ha detto ‘no’ al sistema illegale e per questo ha subito minacce e intimidazioni.
La lotta alle mafie conosce sempre più adepti e il presidente della fondazione si augura di continuare a vedere San Marino in prima linea.
Sono questi i due aspetti messi in luce dal segretario Foschi al vertice. Ha spiegato inoltre i passi avanti nati dalla collaborazione con la Fondazione iniziata nel 2007: una normativa antiriciclaggio che a dicembre dovrà superare l’esame del Moneyvall.
“Due anni fa – ha spiegato Foschi – eravamo in grado di soddisfare 7 parametri sui 50 richiesti, ora contiamo di entrare nei paesi virtuosi”.
I passi avanti nella lotta alle mafie sono stati il filo conduttore del Convegno.
“I giovani sono i nostri volontari” ha detto il procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso alle scolaresche presenti al convegno. Ha elencato poi i passi avanti compiuti nei primi sei mesi: 49 operazioni di polizia e carabinieri, 918 arresti, 73 latitanti catturati, 3 miliardi di euro sequestrati. Tra gli interventi anche quello di un imprenditore di Lamezia Terme che ha detto ‘no’ al sistema illegale e per questo ha subito minacce e intimidazioni.
La lotta alle mafie conosce sempre più adepti e il presidente della fondazione si augura di continuare a vedere San Marino in prima linea.
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