Parigi questa mattina si è svegliata con un grande striscione di Greenpeace sulla Torre Eiffell: “Liberté, égalité, fraternité" il motto della rivoluzione francese per difendere i valori repubblicani, messi in pericolo – secondo Greenpeace – da Marine Le Pen e dal Front National. Striscione già sfoggiato contro l'elezione di Trump che come la Le Pen veniva dato per sfavorito dai sondaggi della vigilia anche se nella contesa francese il margine è molto piu' ampio.
Dopo il duello tv lo scarto è anche aumentato ed Emmanuel Macron viene accreditato al 62% contro il 38% di Marine Le Pen.
La leader del Front National, anche oggi, ultima giornata di campagna elettorale per il ballottaggio è stata contestata alla cattedrale di Reims dove, insieme a Nicolas Dupont-Aignan che ha indicato come premier in caso di vittoria, ha dovuto optare per una fuga all'inglese da una porta secondaria, per evitare il contatto con i manifestanti, riconducibili in maggioranza alla sinistra alternativa Jean-Luc Mélenchon. Uova e contestazioni anche ieri per Marine Le Pen a dol-de-Bretagne, piccolo comune dove era stata stra-votata al primo turno. Ciononostante la leader del Front National pensa che la vittoria sia a portata di mano:”I media – ha detto - fanno finta di non sentire la collera sociale che esiste nel nostro Paese e che domenica si esprimerà nelle urne per un vero cambiamento".
Anche Emmanuel Macron nell'ultima giornata di campagna elettorale si è recato in una importante cattedrale, a Rodez, e in un'atmosfera piuttosto tranquilla ai giornalisti è apparso molto cauto, dichiarando che solo domenica si saprà chi vince, nonostante sia nettamente favorito.
Macron ha ricevuto l'endorsement di Obama, è apertamente sostenuto dai vertici dell'Ue, dai governi di Germania, Italia e Spagna e verosimilmente prenderà tanti voti anche dai francesi che non lo han votato al primo turno ma che vogliono evitare la temuta deriva populista e l'antieuropeismo associati alla sua avversaria. Attenzione, inoltre, all'affluenza che potrebbe giocare brutti scherzi proprio a Macron. Secondo un sondaggio Odoxa per France Info pubblicato oggi, alle urne dovrebbe infatti recarsi il 75% degli aventi diritto, il tasso più basso dal 1969.
Dopo il duello tv lo scarto è anche aumentato ed Emmanuel Macron viene accreditato al 62% contro il 38% di Marine Le Pen.
La leader del Front National, anche oggi, ultima giornata di campagna elettorale per il ballottaggio è stata contestata alla cattedrale di Reims dove, insieme a Nicolas Dupont-Aignan che ha indicato come premier in caso di vittoria, ha dovuto optare per una fuga all'inglese da una porta secondaria, per evitare il contatto con i manifestanti, riconducibili in maggioranza alla sinistra alternativa Jean-Luc Mélenchon. Uova e contestazioni anche ieri per Marine Le Pen a dol-de-Bretagne, piccolo comune dove era stata stra-votata al primo turno. Ciononostante la leader del Front National pensa che la vittoria sia a portata di mano:”I media – ha detto - fanno finta di non sentire la collera sociale che esiste nel nostro Paese e che domenica si esprimerà nelle urne per un vero cambiamento".
Anche Emmanuel Macron nell'ultima giornata di campagna elettorale si è recato in una importante cattedrale, a Rodez, e in un'atmosfera piuttosto tranquilla ai giornalisti è apparso molto cauto, dichiarando che solo domenica si saprà chi vince, nonostante sia nettamente favorito.
Macron ha ricevuto l'endorsement di Obama, è apertamente sostenuto dai vertici dell'Ue, dai governi di Germania, Italia e Spagna e verosimilmente prenderà tanti voti anche dai francesi che non lo han votato al primo turno ma che vogliono evitare la temuta deriva populista e l'antieuropeismo associati alla sua avversaria. Attenzione, inoltre, all'affluenza che potrebbe giocare brutti scherzi proprio a Macron. Secondo un sondaggio Odoxa per France Info pubblicato oggi, alle urne dovrebbe infatti recarsi il 75% degli aventi diritto, il tasso più basso dal 1969.
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