Depositata alla Camera la proposta di legge per le agevolazioni fiscali a favore dei frontalieri. Primo firmatario il deputato riminese PD Tiziano Arlotti. La Convenzione fra Italia e San Marino e il Protocollo aggiuntivo recentemente ratificati dalla Camera prevedono che l’Italia assoggetti a tassazione il reddito lordo dei lavoratori frontalieri sul Titano con le modalità che devono essere stabilite da una legge ordinaria. Fino ad oggi i redditi derivanti dal lavoro dipendente prestato all'estero, sono stati assoggettati a una franchigia (inizialmente di 8000 euro, portati poi a 6700) prorogata di anno in anno fino alla più recente legge di stabilità 2013.
“La proposta che ho depositato aggiorna e mette a regime la franchigia di esenzione Irpef in favore dei lavoratori frontalieri – spiega il deputato riminese -. Prevede che dal 1 gennaio 2014 venga tassato il reddito eccedente il 65 per cento del reddito complessivo. Viene inoltre fissato a 24mila euro il limite massimo della quota di esenzione, prevedendo una rivalutazione annuale su base ISTAT ai fini della sterilizzazione del fiscal drag. Tra le novità previste dalla legge a ulteriore tutela dei lavoratori, anche il fatto che la franchigia, diversamente da quanto avviene oggi, venga applicata pure ai redditi da pensione per la parte relativa al lavoro frontaliero, nonché nei casi di malattia, maternità, cassa integrazione e disoccupazione”.
“La proposta che ho depositato aggiorna e mette a regime la franchigia di esenzione Irpef in favore dei lavoratori frontalieri – spiega il deputato riminese -. Prevede che dal 1 gennaio 2014 venga tassato il reddito eccedente il 65 per cento del reddito complessivo. Viene inoltre fissato a 24mila euro il limite massimo della quota di esenzione, prevedendo una rivalutazione annuale su base ISTAT ai fini della sterilizzazione del fiscal drag. Tra le novità previste dalla legge a ulteriore tutela dei lavoratori, anche il fatto che la franchigia, diversamente da quanto avviene oggi, venga applicata pure ai redditi da pensione per la parte relativa al lavoro frontaliero, nonché nei casi di malattia, maternità, cassa integrazione e disoccupazione”.
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