Dieci giorni di tempo, fino al 26 gennaio, per presentare le candidature a società di diritto privato demandata alla gestione delle sale, del personale e delle macchine. Il governo procede con determinazione per abbreviare i tempi e giungere ad una soluzione per i giochi della sorte. La segreteria alle finanze emetterà l’avviso per la presentazione delle domande, rivolte sia a persone fisiche che giuridiche per entrare nella società di gestione di cui lo stato avrà almeno il 51 per cento.
Il 31 gennaio scade la convenzione con la San Marino Giochi, con la quale è previsto comunque un incontro visto che la società è titolare di edifici e terreni. Ma resta l’incertezza per il futuro lavorativo di un centinaio di dipendenti, quelli attuali della società del Bingo, per i quali il governo chiederà l’assunzione alla nuova società, anche se non ha dato garanzie per la continuità lavorativa.
La domande dovranno rispondere ai requisiti di legge, cioè non potranno partecipare società inadempienti o con partecipazioni di altre società produttrici di macchine. Dopodiché in tempi rapidi il congresso sceglierà il socio con maggiori garanzie con le quali l’ Ente di Stato dei Giochi stipulerà il contratto di gestione.
“Tutto alla luce del sole – ribadisce il segretario Tito Masi – nonostante le polemiche pretestuose e l’ostruzionismo di alcuni partiti di opposizione”. Si partirà con una società dopodiché potranno aumentare, sempre con la maggioranza in mano allo Stato.
Il 31 gennaio scade la convenzione con la San Marino Giochi, con la quale è previsto comunque un incontro visto che la società è titolare di edifici e terreni. Ma resta l’incertezza per il futuro lavorativo di un centinaio di dipendenti, quelli attuali della società del Bingo, per i quali il governo chiederà l’assunzione alla nuova società, anche se non ha dato garanzie per la continuità lavorativa.
La domande dovranno rispondere ai requisiti di legge, cioè non potranno partecipare società inadempienti o con partecipazioni di altre società produttrici di macchine. Dopodiché in tempi rapidi il congresso sceglierà il socio con maggiori garanzie con le quali l’ Ente di Stato dei Giochi stipulerà il contratto di gestione.
“Tutto alla luce del sole – ribadisce il segretario Tito Masi – nonostante le polemiche pretestuose e l’ostruzionismo di alcuni partiti di opposizione”. Si partirà con una società dopodiché potranno aumentare, sempre con la maggioranza in mano allo Stato.
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