Maggioranza e opposizione si preparano al dibattito consiliare di lunedì, ma gli occhi e le strategie sono tutte puntate a ottobre. Questa fase, con l’insediamento del nuovo governo, appare infatti una pagina già scritta. Salvo colpi di tosse dell’ultimora tutti i consiglieri della maggioranza hanno garantito la loro presenza e supporto in aula, nella preconsiliare congiunta. Si è trattato di una prima volta ma destinata a ripetersi in futuro. La nuova legge elettorale non consente più deroghe: bisogna agire in termini di schieramenti e l’opposizione sta facendo altrettanto, riunendo i 7 partiti che la compongono, anche se Psd, Su DdC e SpL hanno sicuramente più da perdere in questa fase. Cosa che ha rinsaldato le fila all’interno della coalizione e del suo primo partito: il Psd. Proprio il partito di maggioranza relativa sta lavorando in prospettiva, quando a ottobre le segreterie torneranno 10. Il rimescolamento in seno al governo sposterà gli equilibri anche all’interno della forza politica, tra componente socialista e quella democratica. C’è dunque da aspettarsi un cambio ai vertici Psd così come non è escluso possano arrivare volti nuovi nella compagine di governo. In ogni caso, guardando più a breve termine, non ci saranno sorprese in aula, le prime difficoltà arriveranno con la ripresa dell’ attività politica: quando il consiglio sarà chiamato a votare su leggi di peso. I Sammarinesi per la libertà approdano nell’esecutivo con la segreteria al Lavoro e nella riunione di ieri hanno riscontrato positivamente parti del programma che ricalcano passi della loro proposta elettorale, come la moratoria sui giochi e lo stand by sull’Europa. Con Monica Bollini alla segreteria al Lavoro, Giuseppe Rossi torna in Parlamento. “Uno dei fondatori del partito e che è stato parte attiva nel processo di definizione dell’accordo di collaborazione con il Psd”, commenta la Bollini, dissolvendo ogni nube sul rapporto con gli ex compagni di partito.
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