La maggioranza sta delineando il programma da qui al termine della legislatura: elezioni a fine mandato, con tutta probabilità il 4 giugno. I partiti di maggioranza stanno valutando questa data per le politiche. Ci sarebbero così i tempi tecnici per portare a termine gli ultimi atti del governo straordinario con in primis la riforma elettorale. E’ sufficiente una maggioranza di 31 consiglieri in aula parlamentare per l’approvazione, ma democristiani e socialisti e democratici ricercano la convergenza più ampia tra tutte le forze politiche dal momento che si tratta di riscrivere le regole del gioco. A fine gennaio, il PSd intende portare in Consiglio Grande e Generale la sua proposta di legge, che potrebbe andare in seconda lettura il mese successivo. A fine febbraio, infatti, il parlamento dovrà sciogliersi per rispettare i 90 giorni previsti per legge prima delle elezioni, e il congresso di stato entrerà in ordinaria amministrazione. E proprio sull’ordinaria amministrazione dell’ esecutivo resta l’incognita se entrerà o meno in vigore il pacchetto di riforme istituzionali approvato a dicembre. Infatti se il collegio dei garanti accoglierà i referendum confermativi tutto sarà rimandato a dopo le elezioni politiche. I saggi si riuniranno il 3 gennaio, per pronunciarsi sull’ammissibilità della materia sulla quale vertono i quesiti.
Riproduzione riservata ©