In merito alla pubblicazione parziale di documenti riservati relativi ai nomi dei debitori, persone fisiche e persone giuridiche che compongono il portafoglio crediti del Fondo Loan, del Fondo Odisseo e del Fondo NPL, Luigi Mazza precisa che "non ho alcuna posizione di debito personale trasferita ad un Fondo per recupero crediti. E’ presente, invece, un’unica posizione quale garante dove, a fronte del mancato pagamento da parte del debitore, io stesso sto pagando il debito, secondo il piano concordato con il Fondo" debito che Mazza estinguerà entro il mese di Agosto 2017, "per cui non vi sarà alcun credito d’imposta a carico dello Stato". Commentando come la parziale pubblicazione di nomi " rende evidente la volontà di distogliere l’attenzione dell’opinione pubblica dalla gravità delle cose che stanno avvenendo in questo periodo nel settore bancario". Stessa linea per l'avvocato Alvaro Selva che precisa come in passato "avevo uno scoperto di conto corrente in Banca commerciale sammarinese di poco più 18 mila euro e che lo stesso è stato regolato ed estinto al passaggio di Banca commerciale in Asset". Posizioni, specifica Selva, che non hanno arrecato alcun danno allo Stato, annunciando azioni a tutela della sua persona.
Interviene anche Francesco Mussoni. In una nota il consigliere Pdcs precisa che al tempo della liquidazione coatta e del blocco dei pagamenti del Credito Sammarinese aveva un ordinario affidamento, poi accollato ed assunto integralmente, in seguito al ripristino dell'operatività del conto corrente in altro istituto bancario. “La mia posizione – prosegue Mussoni - non ha arrecato alcun danno allo Stato e non ha generato credito di imposta”. Ne è testimonianza la E (per Estinto) – afferma - nell'elenco diffuso dalla Segreteria di Stato alle Finanze, a fianco al suo nome. Poi un attacco alla stessa Segreteria che tramite una “barbara diffusione di dati” ha messo “corretti ed approfittatori sullo stesso piano”. Infine Francesco Mussoni si chiede se tale modo di procede “sia frutto di superficialità o se non sia una azione politica”.
Leo Marino Gasperoni ricorda che era titolare di un conto corrente relativo ad un condominio amministrato con un affidamento ordinario utilizzato per € 2.965,00
"Il rapporto di conto corrente è poi migrato presso Euro Commercial Bank S.p.A. presso la cui filiale di Rovereta, ed appena è avvenuto il ripristino della normale attività di sportello per gli ex correntisti di Credito Sammarinese, è stato poi estinto mediante versamento della somma utilizzata, comprensiva anche degli interessi e delle spese di estinzione allegramente caricate sul conto corrente". Una posizione - ribadisce Gasperoni - che non ha arrecato alcun danno allo Stato ed all’erario.
Interviene anche Francesco Mussoni. In una nota il consigliere Pdcs precisa che al tempo della liquidazione coatta e del blocco dei pagamenti del Credito Sammarinese aveva un ordinario affidamento, poi accollato ed assunto integralmente, in seguito al ripristino dell'operatività del conto corrente in altro istituto bancario. “La mia posizione – prosegue Mussoni - non ha arrecato alcun danno allo Stato e non ha generato credito di imposta”. Ne è testimonianza la E (per Estinto) – afferma - nell'elenco diffuso dalla Segreteria di Stato alle Finanze, a fianco al suo nome. Poi un attacco alla stessa Segreteria che tramite una “barbara diffusione di dati” ha messo “corretti ed approfittatori sullo stesso piano”. Infine Francesco Mussoni si chiede se tale modo di procede “sia frutto di superficialità o se non sia una azione politica”.
Leo Marino Gasperoni ricorda che era titolare di un conto corrente relativo ad un condominio amministrato con un affidamento ordinario utilizzato per € 2.965,00
"Il rapporto di conto corrente è poi migrato presso Euro Commercial Bank S.p.A. presso la cui filiale di Rovereta, ed appena è avvenuto il ripristino della normale attività di sportello per gli ex correntisti di Credito Sammarinese, è stato poi estinto mediante versamento della somma utilizzata, comprensiva anche degli interessi e delle spese di estinzione allegramente caricate sul conto corrente". Una posizione - ribadisce Gasperoni - che non ha arrecato alcun danno allo Stato ed all’erario.
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