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Il saluto all'Aula dei Capitani Reggenti: input a riforme istituzionali e Accordo Ue

Tra le priorità indicate, la tutela delle fasce più vulnerabili della popolazione e le sfide legate a occupazione, sanità, istruzione e transizione ecologica

di Silvia Pelliccioni
21 mar 2025

Un semestre di intensa attività istituzionale quello che si avvia alla conclusione. Punteggiato di sessioni consiliari “talvolta estenuanti” – sottolineano i Capitani Reggenti Francesca Civerchia e Dalibor Riccardi – e “sedute fiume di Commissioni”, che al netto delle legittime posizioni politiche, e al di là di un confronto a tratti acceso, hanno comunque garantito che il Consiglio riuscisse a compiere le sue attribuzioni. “Ma non sempre – fanno notare – la permanenza in quest'Aula con lunghe maratone è foriera del migliore risultato”. Di qui il richiamo alle riforme istituzionali e l'invito a tutti i Gruppi di ripensare le regole che disciplinano l'attività parlamentare. “È una sollecitazione, questa, che rivolgiamo in particolare ai colleghi Consiglieri che compongono la Commissione Consiliare Speciale per le Riforme Istituzionali. Riteniamo infatti che questa Commissione, istituita per legge, sia un’occasione formidabile non già per riscrivere le regole del gioco, né per smantellare l’architettura del nostro Ordinamento, bensì per dare alle Istituzioni - e in primis al Consiglio Grande e Generale, ai Consiglieri e ai Gruppi Consiliari - gli strumenti più efficaci ed efficienti per portare avanti le rispettive, legittime iniziative - siano esse di Maggioranza o di Opposizione. Strumenti che consentano di governare, ma anche strumenti che consentano di controllare; strumenti che assicurino e consolidino la centralità del Consiglio Grande e Generale e al contempo la dignità di ogni suo singolo membro. E per assicurare la dignità occorre anche favorire le migliori condizioni per svolgere compiutamente il mandato che ad ogni Consigliere è stato dato dagli elettori. Siamo certi che solo un impegno in tal senso potrà dare riscontro alle attese ed alle aspettative della comunità”.

Precisi riferimenti poi al tema dell'Accordo di Associazione con l'Ue, al quale assicurare impegno corale, approfondimento e condivisione nell'interesse del Paese. Una comunità con alte aspettative: non senza “fragilità”, eppure ricca di esempi di “forza e virtuosità”. “E sono tante le risposte che i cittadini si aspettano, in particolare su necessità che riguardano l’occupazione, lo stato sociale, la sanità, la scuola, la transizione ecologica, la famiglia, i giovani. Tutto nell’ambito di un cambiamento epocale che sta coinvolgendo il mondo e da cui neppure noi possiamo considerarci immuni”.

Porteranno nel cuore le visite alle scuole, Le Loro Eccellenze, dove i più piccoli hanno dato ottima prova di conoscenza e preparazione sulle Istituzioni. “Sempre ricorderemo la curiosità con cui i più piccoli si sono rivolti a noi in quelle circostanze. È questa curiosità che va coltivata con la conoscenza della storia, delle nostre peculiarità, delle nostre tradizioni perché il giovane che conosce le proprie radici diventerà un buon cittadino. Un cittadino attivo, consapevole ed impegnato. E la Repubblica ha bisogno di buoni cittadini.

In evidenza le missioni all'estero, testimonianza tangibile delle relazioni che la Repubblica ha saputo costruire nel tempo. L'importanza di aprirsi al mondo, diventando voce autorevole nella difesa del dialogo e dei diritti umani.

Sul finale, l'auspicio di un proficuo mandato per i Capitani Reggenti eletti Denise Bronzetti e Italo Righi. Quindi il commiato, commosso: “A tutti Voi esprimiamo l’augurio di buon lavoro nel compiere, con convinzione, coraggio ed alto senso di responsabilità, le attribuzioni per cui il popolo Vi ha eletti. Popolo che, unitamente a Voi, ringraziamo per averci concesso l’onore di servire, nella più alta magistratura dello Stato, la nostra Repubblica”.

Il discorso di commiato della Reggenza





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