Comincerà in seduta serale l'esame in prima lettura del Bilancio dello Stato 2024 e Libera, durante il comma comunicazioni che ha impegnato l'aula mattina e pomeriggio, ha lanciato un chiaro messaggio al Governo, soprattutto in vista della seconda lettura di fine anno, esortandolo alla ricerca di condivisione con le minoranze, altrimenti – è il monito implicito - si tornerà all'ostruzionismo che ha già tenuto in stallo l'aula per mesi, la scorsa estate. Poco prima della chiusura della seduta pomeridiana la risposta all'interpellanza delle opposizioni per conoscere quali azioni siano state intraprese a tutela delle Istituzioni a seguito dell’indagine che ha coinvolto il Segretario di Stato per il Turismo Pedini Amati presso la procura di Lucca e per sapere se ci siano informazioni in merito ai presunti mandanti politici della calunnia.
Una risposta che non ha soddisfatto i proponenti ed ha anzi suscitato critiche a Pedini Amati perché non sono stati fatti nomi dei 'consiglieri avvocati' che il Segretario di Stato aveva anche recentemente evocato in una conferenza stampa. Come sempre nella giornata d'apertura della sessione consiliare innumerevoli le tematiche d'attualità trattate nel dibattito generale. Quella che, in particolare, ha caratterizzato il maggior numero di interventi, nella prima parte della giornata, è stata la violenza alle donne e su questo l'aula ha manifestato unità d'intenti.
Depositato anche l'ordine del giorno sottoscritto da tutti i gruppi – ma non votato in Commissione esteri per la mancanza del numero legale - che impegna il Governo a riferire al Consiglio sulle misure a contrasto della violenza contro le donne, ad aggiornare la normativa in materia – introducendo il reato di molestia sessuale - e a sostenere l’attività dell’Authority Pari Opportunità. Al netto di questo tema si sono riproposte forti divergenze tra opposizione e maggioranza nella narrazione della situazione del paese in un clima che molti, all'interno dell'aula, hanno definito da campagna elettorale con riferimenti anche alle scadenze: per Ciavatta di Rete il Governo potrebbe cadere già a gennaio, dopo il bilancio e la parafatura dell'Accordo Ue. I Segretari di Stato Lonfernini e Beccari hanno invece ipotizzato le elezioni anticipate a giugno o a settembre.