I Nuovi Socialisti aprono la serie di incontri convocati dalla Dc per un confronto con le forze politiche, in primis quelle di opposizione. La situazione politica è confusa e la condizione è di stallo, di un immobilismo che certo non giova. “Si deve voltare pagina – affermano i due partiti – e trovare le condizioni per rilanciare una politica imperniata sui progetti per il paese”.
Fin qui tutti concordi, anche sulle priorità, per le quali la definizione dei dettagli è rinviata ad altri incontri. Qualche leggera differenza c’è sul percorso che dovrà portare a voltare pagina. La Dc è fiduciosa che nella maggioranza si verifichi la condizione per dichiarare esaurita l’esperienza della coalizione e decretare quindi apertamente la crisi. Più scettici sono i Nuovi Socialisti che vedono più remota la possibilità che la maggioranza imploda e quindi pensano ad un cambio di strategia rispetto a quanto emerso nel vertice di San Leo.
Più in linea con la Democrazia Cristiana c’è la Lista Civica Noi Sammarinesi, che si dice convinta che un cambio di governo possa avvenire sulla scorta del dibattito aperto tra le forze di maggioranza, in particolare, all’interno del Partito dei Socialisti e dei Democratici. Insomma la strategia delle opposizioni, elaborata a San Leo, per qualcuno è ancora valida, per altri deve essere aggiornata, rivista alla luce dei nuovi sviluppi politici. C’è poi la questione del Gruppo di Coordinamento, l’iniziativa politica che doveva portare a creare una coalizione alternativa e che sembra manifestare segni di stanchezza, segnare il passo. Nessuno ne ha mai decretato la fine, ma da dopo San Leo nessuna riunione si è più tenuta. “Forse – spiega il segretario democristiano, Pasquale Valentini – non c’è stata abbastanza fiducia e magari serve qualche chiarimento fra le forze che lo hanno creato, ma l’esperienza a qualcosa è servita. Semmai c’è la necessità di tornarci sopra e verificarne l’efficacia in questo momento di confusione politica. Per la Dc però restano fermi due punti irrinunciabili: che la politica torni a svolgere il suo ruolo, che è quello di lavorare per dare una risposta ai problemi reali e che l’opposizione non perda di vista questo suo compito prioritario, nel lavoro che l’attende per cambiare questa maggioranza”.
Fin qui tutti concordi, anche sulle priorità, per le quali la definizione dei dettagli è rinviata ad altri incontri. Qualche leggera differenza c’è sul percorso che dovrà portare a voltare pagina. La Dc è fiduciosa che nella maggioranza si verifichi la condizione per dichiarare esaurita l’esperienza della coalizione e decretare quindi apertamente la crisi. Più scettici sono i Nuovi Socialisti che vedono più remota la possibilità che la maggioranza imploda e quindi pensano ad un cambio di strategia rispetto a quanto emerso nel vertice di San Leo.
Più in linea con la Democrazia Cristiana c’è la Lista Civica Noi Sammarinesi, che si dice convinta che un cambio di governo possa avvenire sulla scorta del dibattito aperto tra le forze di maggioranza, in particolare, all’interno del Partito dei Socialisti e dei Democratici. Insomma la strategia delle opposizioni, elaborata a San Leo, per qualcuno è ancora valida, per altri deve essere aggiornata, rivista alla luce dei nuovi sviluppi politici. C’è poi la questione del Gruppo di Coordinamento, l’iniziativa politica che doveva portare a creare una coalizione alternativa e che sembra manifestare segni di stanchezza, segnare il passo. Nessuno ne ha mai decretato la fine, ma da dopo San Leo nessuna riunione si è più tenuta. “Forse – spiega il segretario democristiano, Pasquale Valentini – non c’è stata abbastanza fiducia e magari serve qualche chiarimento fra le forze che lo hanno creato, ma l’esperienza a qualcosa è servita. Semmai c’è la necessità di tornarci sopra e verificarne l’efficacia in questo momento di confusione politica. Per la Dc però restano fermi due punti irrinunciabili: che la politica torni a svolgere il suo ruolo, che è quello di lavorare per dare una risposta ai problemi reali e che l’opposizione non perda di vista questo suo compito prioritario, nel lavoro che l’attende per cambiare questa maggioranza”.
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