“Patrimoniale, quanto ci costi” questa la domanda che Upr e Partito socialista rivolgono al paese. Una tassa iniqua che da straordinaria, temono, diventerà ordinaria creando ancora più difficoltà. "Non solo non sappiamo quanto dovremo pagare - spiega William Giardi - ma ciascuno di noi dovrà conteggiare il suo importo". Upr e Ps mettono in campo delle alternative.
“Dalla sanatoria edilizia, che non significa favorire gli illeciti, spiega Rossano Fabbri, si potrebbe ricavare lo stesso importo della patrimoniale. Mentre l'attuale legge permette già una sorta di sanatoria, decorsi 20 anni, e senza pagamento alcuno, se non gli oneri di concessione dal 2010, quindi poca cosa. I socialisti chiedono anche l'introduzione del reato di abuso edilizio, ora solo amministrativo. Considerando gli oltre 600 abusi accertati e oltre 5 mila ipotetici. Intesa ribadisce il no alla procedura d'urgenza sulla legge per lo sviluppo “non c'è stato confronto preventivo – spiega Marco Podeschi – e anche sulla patrimoniale la maggioranza è alla ricerca di stampelle perchè spaccata al suo interno”. “Non condividiamo l'impostazione del governo sullo sviluppo – rincara Simone Celli – manca di visione prospettica, soprattutto la parte dell'attrazione di nuovi investimenti, nuovi posti di lavoro. L'impegno è raggiungere almeno 2-300 nuove opportunità lavorative entro l'anno. Pur deficitario nella legge di sviluppo, il tavolo tecnico allargato resta uno strumento da valorizzare, ma Unione per la Repubblica e Partito Socialista ribadiscono una condizione essenziale: la condivisione.
Nel video le interviste a William Giardi, Upr e Simone Celli, Ps.
Giovanna Bartolucci
“Dalla sanatoria edilizia, che non significa favorire gli illeciti, spiega Rossano Fabbri, si potrebbe ricavare lo stesso importo della patrimoniale. Mentre l'attuale legge permette già una sorta di sanatoria, decorsi 20 anni, e senza pagamento alcuno, se non gli oneri di concessione dal 2010, quindi poca cosa. I socialisti chiedono anche l'introduzione del reato di abuso edilizio, ora solo amministrativo. Considerando gli oltre 600 abusi accertati e oltre 5 mila ipotetici. Intesa ribadisce il no alla procedura d'urgenza sulla legge per lo sviluppo “non c'è stato confronto preventivo – spiega Marco Podeschi – e anche sulla patrimoniale la maggioranza è alla ricerca di stampelle perchè spaccata al suo interno”. “Non condividiamo l'impostazione del governo sullo sviluppo – rincara Simone Celli – manca di visione prospettica, soprattutto la parte dell'attrazione di nuovi investimenti, nuovi posti di lavoro. L'impegno è raggiungere almeno 2-300 nuove opportunità lavorative entro l'anno. Pur deficitario nella legge di sviluppo, il tavolo tecnico allargato resta uno strumento da valorizzare, ma Unione per la Repubblica e Partito Socialista ribadiscono una condizione essenziale: la condivisione.
Nel video le interviste a William Giardi, Upr e Simone Celli, Ps.
Giovanna Bartolucci
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