Tipico strumento di democrazia diretta dell’ordinamento sammarinese, le istanze d’arengo costituiscono una straordinaria possibilita’ a disposizione dei cittadini, per rapportarsi alle istituzioni. Talvolta le richieste rappresentano un sentire diffuso della popolazione, talvolta si tratta di questioni che invece stanno a cuore a minoranze anche esigue. Per essere ammesse all’esame parlamentare, in ogni caso, le istanze dovranno superare il vaglio di un apposito organismo che si riunira’ nelle settimane a venire. Il criterio generale di ammissione è il reale interesse collettivo della richiesta. Inoltre, non possono essere accettate istanze identiche ad altre già presentate recentemente. Tra le 25 consegnate, in questa ultima tornata, alla Reggenza, quella piu’ singolare e forse destinata ad innescare fin da subito polemiche, chiede che vengano rimossi da tutti i luoghi pubblici i simboli religiosi. Riconducibili allo stesso gruppo di persone, anche l’istanze per consentire agli studenti esonerati dall’ora di religione di frequentare corsi di storia del pensiero religioso tenuto da docenti di storia e filosofia, e quella per non finanziare con denaro pubblico, eventi ed incontri a carattere religioso o organizzati da movimenti ecclesiali. Tacito, ma chiaro ed inequivocabile, il riferimento al Meeting riminese di CL. Tre istanze, presentate da altrettanti gruppi di cittadini, chiedono di regolamentare il diritto di sciopero e di pubblica manifestazione con una normativa chiara, che non consenta il ripetersi di episodi simili a quelli che si sono verificati in concomitanza con la vertenza contrattuale per il settore industria. I proponenti ritengono che sia stato leso il diritto alla libera circolazione delle persone e delle merci. 5 le istanze presentate dall’associazione micologica: si chiede – tra le altre cose – di trasformare in reati penali comportamenti che la legge per la tutela dell’ambiente punisce attualmente con multe e sanzioni amministrative. Per l’AMS, inoltre, l’omessa attuazione di una istanza d’arengo approvata, dovrebbe diventare un reato penale, a carico del segretario di stato competente, al pari dell’omissione di atti d’ufficio. Quattro le istanze presentate dai Popolari sammarinesi: tra queste una chiede la revoca della licenza alla Giochi San Marino e l’avvio di un percorso per l’apertura di un casino’ a San Marino a gestione statale. Un’altra il potenziamento del servizio asili nido, prevedendo maggiori risorse fin dalla finanziaria. E ancora un piano economico globale, che preveda – tra i tanti aspetti citati – anche lo stop al monopolio nei settori dell’informazione e delle telecomunicazioni. La liberalizzazione del mercato internet, viene sollecitata anche da un’altra istanza specifica. Poi la questione della disabilita’: per consentire agli agenti di multare chi parcheggia senza autorizzazione nelle zone riservate ai disabili, anche se private; e per chiedere il ripristino del diritto di voto anche per gli infermi di mente. Chiesta, in due istanze, anche l’applicazione della carta olimpica, eliminando in particolare l’incompatbilità per gli atleti che svolgono anche compiti dirigenziali. Presentata anche un’istanza dalle giunte di castello di Serravalle, Borgo Maggiore e Domagnano, affiche’ la superstrada sia concepita come una via urbana, che possa tener conto delle esigenze del traffico pedonale, in accordo con le attuali caratteristiche di strada di scorrimento. Chiesta inoltre la realizzazione di una rotatoria a Fiorentino, una normativa ad hoc, simile a quella italiana, a tutela delle persone affette dal morbo della celiachia e manifestazioni, nel centenario della nascita ed a 40 anni dalla scomparsa, per lo scrittore Giovannino Guareschi, poichè non manco’ di citare a piu’ riprese la nostra Repubblica nelle sue opere.
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