L'istanza che frena la liberalizzazione della cannabis divide la maggioranza con da una parte Rete che spinge per bocciarla mentre la Dc ne chiede l'approvazione. Saltano schemi e schieramenti su un tema su cui è lasciata libertà di voto. Libera si affianca a Rete, ma non basta: l'istanza passa con 5 voti di scarto. Il risultato è che ad oggi ci sono due richieste in contrasto fra loro: soli cinque mesi fa fu approvata infatti a sorpresa e in piena crisi di Governo quella per la cannabis libera.
Il Consiglio spinge sull'acceleratore e chiude nella notte. Su 25 istanze ne accoglie nove con la maggioranza che affianca a quattro bocciature altrettanti ordini del giorno. Dice no al part time in presenza di familiari non autosufficienti e all'aspettativa post partum alle lavoratrici a tempo determinato ma impegna il Congresso a prendere le richieste in considerazione nella riforma pensionistica e del mercato del lavoro. Stesso modus operandi sulla figura di educatore come profilo di ruolo in ambito scolastico e per l'inserimento nel corpo sanitario di tutte le professioni non mediche: viene chiesto al Governo di intervenire nel primo caso con un progetto e nel secondo con opportune tutele per tutte le figure tecnico specialistiche dell'Iss.
Via libera, poi, a due istanze sui rifiuti: sì ad isole ecologiche in Centro Storico e Borgo Maggiore e al miglioramento del sistema di raccolta per un maggior decoro di Città. Passano, a tema ambientale, l'istituzione il 21 novembre della Giornata nazionale dell'albero e il ripristino di alberature ad alto fusto lungo via Paolo III.