
Bene la prossima audizione del Governo, sul caso “San Marino World” in commissione congiunta esteri finanze, stabilita dall'ordine del giorno approvato in Consiglio, ma l'opposizione non si accontenta e chiede atti concreti da subito, in vista della commissione esteri 'lampo' di lunedì prossimo, dalle 13 alle 15.
“Se davvero vogliamo fare chiarezza su questa questione – dichiara Nicola Renzi, capogruppo di Repubblica Futura – devono essere ritirate, già lunedì, le due circolari del Dipartimento Affari Esteri, che tanto abbiamo criticato in precedenza e deve essere revocata l'autorizzazione alla “San Marino World”. Se la richiesta non verrà accolta, l'opposizione annuncia che la riproporrà con un apposito ordine del giorno. Renzi rimarca anche il fatto di non aver potuto accertare i vincoli posti per l'effettiva operatività della San Marino World, riferiti durante la conferenza stampa del Congresso di Stato. Inoltre l'oscuramento del sito internet a polemica in corso – aggiunge – suona come un'ammissione che qualcosa non va.
Fabio Righi, capogruppo di Domani Motus Liberi, sottolinea che all'epoca dell'autorizzazione alla “San Marino World”, il 30 aprile 2024, col Governo in ordinaria amministrazione, era membro del Congresso di Stato ma non ebbe alcuna informazione in merito: “Purtroppo – commenta - devo dire che questo tipo di pratica non è passata in Congresso di Stato. Non è stata né discussa, né deliberata dall'organo e quindi ho appreso con stupore del provvedimento di autorizzazione. Forse bisogna fare un approfondimento su ordinaria e straordinaria amministrazione. La regola generale è che, comunque, in questa fase di passaggio ci si attenga alla gestione degli affari dello Stato. In questo caso sembra si sia andati oltre quel perimetro".
Emanuele Santi, capogruppo di Rete, paventa un ritorno a scenari del passato e rimarca un deficit di trasparenza da parte del Governo. “Il Governo a parole – afferma – dichiara che vuole andare verso una maggiore integrazione con l'Europa e una maggiore trasparenza. In realtà veniamo a scoprire che si stanno portando avanti in maniera sotterranea, all'insaputa del Paese, progetti come quello delle residenze fiscali non domiciliate che possono portare solo gravi danni al Paese. A noi sembra che si voglia rimanere in una economia opaca e poco trasparente”.