"Era importante per il governo avviare il confronto sulla legge sui giochi con i partiti dell’astensione. Vi sono ancora questioni aperte - ammette il Segretario Tito Masi - ad esempio la composizione della società di gestione operativa di diritto privato". Le tre forze politiche chiedono che siano composte almeno per il 51% dallo stato. Per Nps si tratta di una proposta assolutamente insufficiente e non rispettosa della legge, per la quale la gestione dei giochi poteva essere solo dello Stato. "Ci sono alcuni aspetti positivi come il controllo del software e hardware, ma lascia un grande punto interrogativo sulla gestione della sala". Noi Sammarinesi prendono atto con favore che arrivino a scadenza le convenzioni delle società di giochi esistenti, "non viene però risolto il nodo del gioco d’azzardo. Positiva l’istituzione di società di gestione operativa di diritto privato, a patto che la maggioranza, anzi la quasi totalità, sia pubblica". I Popolari hanno chiesto di chiarire una volta per tutte l’argomento del gioco d’azzardo "dal momento che questi non sono giochi della sorte". Per l’esecutivo un confronto utile: "La legge sui giochi non è blindata, e tutte le opinioni saranno tenute in considerazione".
Riproduzione riservata ©