Da molti anni era attesa una legge che regolasse il settore dell’informazione che benché promessa molte volte in passato, non è mai stata presentata in Consiglio Grande e Generale fino ad oggi. Precedenti governi e segreterie di Stato con delega all’informazione hanno infatti preferito non esporsi su una materia così delicata e complessa sotto il profilo legislativo.
La legge approvata oggi, pertanto, colma una lacuna molto grave del nostro sistema, con l’intento di favorire gli operatori dell’informazione ed i cittadini, la libertà di stampa e il diritto/dovere ad una informazione corretta.
Per Alleanza Popolare è fondamentale che vi siano regole, professionalità e trasparenza nel mondo dell’editoria e dell’informazione. Non a caso questo già da decenni è definito il “quarto potere”, accanto ai tre poteri costituzionali (legislativo, esecutivo e giudiziario).
I media hanno potenzialmente una influenza enorme sulla vita dello Stato e dei suoi cittadini e possono condizionare, e condizionano effettivamente, le scelte dei governi e dei parlamenti e possono determinare il successo o l’insuccesso di chi opera nelle istituzioni e nella politica. E quindi è indispensabile sapere chi li finanzia, perché chi paga non sempre lo fa a fin di bene ed anzi investe sulla possibilità di determinare dall’esterno ciò che la politica deve decidere in termini di contenuti e di nomine.
Alcuni intrecci deleteri per la democrazia sono emersi dalle stesse recenti indagini giudiziarie, confermando ciò che Alleanza Popolare ha denunciato negli anni all’opinione pubblica ed in Tribunale, essendone stata vittima.
Non è dunque un caso se alcuni operatori dell’informazione hanno spacciato per notizie, dicerie non verificate; hanno mischiato la presunta notizia con una opinione o un pregiudizio; hanno deriso le smentite delle falsità; hanno osannato politici incapaci ed attaccato scelte adottate nel pubblico interesse.
La legge contiene molte norme a tutela della professionalità e correttezza di chi opera in questo settore e di chi legge i giornali e l’art. 36 prevede la trasparenza dei finanziamenti a qualunque titolo.
Fondamentale sarà il codice deontologico la cui stesura ed approvazione è demandata alla Consulta formata esclusivamente dai professionisti del settore.
Alleanza Popolare si augura dunque che questa importante legge possa essere utile contributo all’affermazione della democrazia e della professionalità a favore dell’intero Paese e della sua crescita civile e culturale.
Comunicato stampa Alleanza Popolare
La legge approvata oggi, pertanto, colma una lacuna molto grave del nostro sistema, con l’intento di favorire gli operatori dell’informazione ed i cittadini, la libertà di stampa e il diritto/dovere ad una informazione corretta.
Per Alleanza Popolare è fondamentale che vi siano regole, professionalità e trasparenza nel mondo dell’editoria e dell’informazione. Non a caso questo già da decenni è definito il “quarto potere”, accanto ai tre poteri costituzionali (legislativo, esecutivo e giudiziario).
I media hanno potenzialmente una influenza enorme sulla vita dello Stato e dei suoi cittadini e possono condizionare, e condizionano effettivamente, le scelte dei governi e dei parlamenti e possono determinare il successo o l’insuccesso di chi opera nelle istituzioni e nella politica. E quindi è indispensabile sapere chi li finanzia, perché chi paga non sempre lo fa a fin di bene ed anzi investe sulla possibilità di determinare dall’esterno ciò che la politica deve decidere in termini di contenuti e di nomine.
Alcuni intrecci deleteri per la democrazia sono emersi dalle stesse recenti indagini giudiziarie, confermando ciò che Alleanza Popolare ha denunciato negli anni all’opinione pubblica ed in Tribunale, essendone stata vittima.
Non è dunque un caso se alcuni operatori dell’informazione hanno spacciato per notizie, dicerie non verificate; hanno mischiato la presunta notizia con una opinione o un pregiudizio; hanno deriso le smentite delle falsità; hanno osannato politici incapaci ed attaccato scelte adottate nel pubblico interesse.
La legge contiene molte norme a tutela della professionalità e correttezza di chi opera in questo settore e di chi legge i giornali e l’art. 36 prevede la trasparenza dei finanziamenti a qualunque titolo.
Fondamentale sarà il codice deontologico la cui stesura ed approvazione è demandata alla Consulta formata esclusivamente dai professionisti del settore.
Alleanza Popolare si augura dunque che questa importante legge possa essere utile contributo all’affermazione della democrazia e della professionalità a favore dell’intero Paese e della sua crescita civile e culturale.
Comunicato stampa Alleanza Popolare
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