Libera punta in alto: “Abbiamo più candidati, consiglieri di maggioranza e di opposizione ed ex Segretari di tutti gli altri” - dice Matteo Ciacci, "corriamo per arrivare primi". “Siamo l'unica forza progressista, riformista, socialista e democratica in grado di frapporsi tra il conservatorismo della Dc e il movimentismo demagogico, politica del tanto meglio tanto peggio" afferma Rossano Fabbri. “Siamo una certezza” – aggiunge Michele Muratori – “i nostri non sono slogan elettorali ma promesse”. Libera si dice “terrorizzata” dal populismo e dal “conservatorismo stantio che non porta a cambiamenti”. Si vede, dunque, come realtà politica necessaria e fondamentale. La lista che accoglie SSD, Civico10, Mis e Res ha grandi ambizioni. Ricorda che al suo interno sono candidati ex consiglieri di maggioranza e di opposizione: “Sappiamo cosa fare – dice - conosciamo il bilancio, le condizioni politiche, sociali ed economiche del paese”.
Poi un anticipo della campagna elettorale: il racconto di quanto fatto nei tre anni di Governo ben consapevole delle difficoltà incontrate, “abbiamo staccato noi la spina” - rivendica Ciacci. Tra i risultati, la liberalizzazione del mercato del lavoro e l'annullamento della discriminazioni fra disoccupati di serie A e B.
Proprio il lavoro è il tema al centro dell'appuntamento pubblico di questa sera. Sotto la lente obiettivi concreti e sfide future, compresi correttivi alla legge sviluppo. Poi, l'analisi sulla crescita del numero dei frontalieri: su 6.300, più della metà hanno un'alta specializzazione. Formazione, quindi, come obiettivo su cui puntare. Conoscere per proporre in un contesto in continuo mutamento. “Capire i bisogni e quale forza lavoro è disoccupata” – dice Gilberto Piermattei, che forte della sua lunga militanza nel sindacato indica la via maestra: il dialogo sociale fra imprese e parti sociali.