Non è rottura, si affrettano a precisare Erik Casali e Pedini Amati, ma un forte distinguo con la linea del partito. Un vecchio mal di pancia , esploso sull'appoggio alla maggioranza. Sono tempi duri per il Partito Socialista. Prima il famigerato video con l'imprenditore, definito dalla corrente interna 'una bomba devastante', poi le dimissioni del Segretario Celli che fa decadere di fatto l'esecutivo e che dovrebbe portare alla nomina di un organismo provvisorio che guidi il partito fino al Congresso. Allora si dovrà eleggere un nuovo segretario, ed è probabile che la corrente proponga un suo nome. Ma c'è tempo. Per ora si naviga a vista. Con un obiettivo: non escludere dal dialogo nessuna anima dell'opposizione. Grave errore aver chiuso la porta a Civico 10. Il Presidente del Ps fa buon viso. “Se alla base ci sono interessi del partito è un esercizio di democrazia.” Era stato proprio Augusto Casali a spingere per un Governo di emergenza. “Aperto – precisa – a tutte le forze disponibili”. Civico Dieci? "La porta l'hanno chiusa loro. Nel momento in cui hanno messo in discussione le persone. Se si vuole collaborare – spiega Casali - non si può scegliere chi deve esserci e chi no".
Nel servizio intervista a Federico Pedini Amati
Nel servizio intervista a Federico Pedini Amati
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