Ieri sera nella sala Montelupo di Domagnano, l'incontro pubblico di LiberaMente San Marino, corrente interna al Partito Socialista, dedicato alla Smac. Al centro degli interventi di Erik Casali, Federico Pedini Amati ed Emanuele Santi i problemi legati alla Smac fiscale che coinvolgono commercianti e pensionati. Posto l'accento in particolare sui disagi che il mancato utilizzo della carta comporta alle persone invalide o sole che non riescono a raggiungere il tetto di spesa deducibile: “Molti sono impossibilitati a strisciare la loro Smac – sottolinea Pedini Amati - quindi non potendo dedurre le spese, le aliquote loro applicate sono più alte, e questo è estremamente penalizzante e discriminante. Grave che non siano state previste esenzioni fiscali almeno per le fasce più deboli della popolazione”. Insieme ai commercianti presenti in sala elencata tutta una serie di criticità: dalle incomprensioni che si creano con il turista che teme di aver pagato due volte alla vista del doppio scontrino, ai disagi dovuti all'allungamento dei tempi di pagamento per i clienti, fino ai ripetuti guai tecnici, l'aumento dei costi, il calo della redditività che hanno portato, tra le conseguenze, ad una fuga degli esercenti dal sistema legato alla scontistica per mantenere la sola Smac fiscale. La tendenza in base alle impressioni dei commercianti è che dal 1° gennaio ad oggi non ci sia stato alcun aumento della clientela. Questa Smac – è l'amara conclusione di Liberamente San Marino – di fatto sta diventando solo uno strumento di controllo fiscale a scapito della sua funzione primaria di incentivazione dei consumi. “LiberaMente San Marino continuerà a promuovere – riporta una nota - soluzioni valide ed efficaci a sostegno di un'economia sempre più sofferente e senza prospettive future, grazie alla cieca azione di un Governo inefficiente e distante dai problemi della gente”.
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