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Liberamente San Marino: "sulla sicurezza ci vogliono risposte"

20 feb 2015
Liberamente San Marino: "sulla sicurezza ci vogliono risposte"Liberamente San Marino: "sulla sicurezza ci vogliono risposte"
Liberamente San Marino: "sulla sicurezza ci vogliono risposte" - Una riflessione sulla sicurezza proprio nel giorno in cui la notizia della rapina a mano armata al b...
Una riflessione sulla sicurezza proprio nel giorno in cui la notizia della rapina a mano armata al bar “Ritrovo” di Dogana scuote politica ed opinione pubblica: e così, ad un mese dalla Giornata della Memoria e dell'Impegno contro tutte le mafie, numerosi sammarinesi hanno risposto presente all'invito di Liberamente. Per Augusto Casali, già Segretario alla Giustizia, l'occasione di ripercorrere la cronistoria della presa di consapevolezza della parola mafia a San Marino:negazione fino al 2006, istituzione di un Osservatorio sulla criminalità organizzata nel 2009 poi l'elaborazione del report da parte del magistrato dirigente. Un cammino verso la consapevolezza e la presa di coscienza per mano alla Fondazione Caponnetto e alla storico Procuratore Antimafia Pierluigi Vigna, interrotto- secondo Casali- con la caduta del precedente Governo. Poi l'allarme sicurezza: “Non è accettabile che ogni giorno ci sia una rapina o un furto” è l' esordio di Erik Casali che punta il dito contro le inefficienze e la mala organizzazione del ruolo della gendarmeria. Una incapacità di reazione che può avere una sola prima risposta a suo giudizio: il licenziamento del Generale Gentili e le dimissioni del segretario Valentini, suo referente politico. L'incapacità dell'intervento del governo perno dell'affondo del Consigliere Federico Pedini Amati, membro della commissione antimafia che ha svelato tensioni tra tribunale e divise ed ha allineato fatti documentati davanti ai quali “San Marino – ha affermato- non può continuare a difendersi con armi spuntate.

SB

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