Tornerà a riunirsi a partire da lunedì il Consiglio Grande e Generale che, nella sessione di Agosto, sarà chiamato a prendere atto delle dimissioni del Segretario di Stato Antonella Mularoni, che di fatto hanno aperto la crisi di Governo e la sua sostituzione. L'agenda dei lavori prevede anche l'adozione dei provvedimenti legislativi conseguenti agli esiti referendari del 15 maggio. Saranno poste in votazione le leggi in seconda lettura che fissano le nuove disposizioni sulla preferenza unica, sull'abolizione del quorum in caso di referendum e sul tetto degli stipendi pubblici, per il quale sarà richiesta la procedura d'urgenza. Ma la sessione consigliare sarà segnata anche dal dibattito sulle istanze d'arengo in materia di interruzione di gravidanza. Il tema dell'aborto, com'è noto registra posizioni discordanti e sicuramente provocherà un confronto piuttosto acceso. Cinque, in totale, le istanze poste in votazione che chiedono la depenalizzazione della pratica dell'aborto in caso di gravi rischi di salute per la donna, per le donne vittime di violenza sessuale o che versino in condizioni di emarginazione o disagio sociale, in caso sussistano rischi di patologie gravi o malformazioni del feto e nei casi in cui la gravidanza riguardi donne minorenni.
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