Settimana particolarmente intensa, la prossima, per i rappresentanti in Consiglio Grande e Generale. L'assemblea sarà riunita per l'intera settima, sabato e domenica inclusi e proseguirà anche in quella successiva.
Argomenti spinosi e delicati quelli che attendono il Consiglio Grande e Generale nei prossimi 12 giorni consecutivi. Una lunga maratona parlamentare come mai si era visto prima d'ora, nella quale si sovrappongono la riforma del sistema fiscale e l'approvazione dei bilanci dello Stato. Numeri e cifre sulle quali il dissenso resta ancora piuttosto alto, nonostante il tentativo di ammorbidire la portata del prelievo fiscale al tavolo dei negoziati. Licenziata in mezzo a mille polemiche con l'uscita delle forze di opposizione dalla commissione Finanze, la riforma si appresta a chiedere il voto dei consiglieri e il dibattito si annuncia particolarmente impegnativo nei toni e nei tempi. Le forze di minoranza hanno già annunciato l'intenzione di ripresentare tutti quegli emendamenti bocciati in Commissione, per i quali il regolamento prevede la possibilità di una nuova discussione in aula. Anche le parti sindacali ribadiscono le loro critiche e perplessità. Mentre la CSU prosegue i confronti con i lavoratori l'Usl annuncia una nuova manifestazione di fronte al Palazzo il giorno del voto. Tutte insoddisfatte, le organizzazioni dei lavoratori, per gli strumenti previsti dalla riforma per l'accertamento dei redditi, ritenuti insufficienti per combattere l'evasione fiscale.
Poi c'è la partita della cosiddetta “Finanziaria”. Il rendiconto dello Stato e i bilanci di previsione per i prossimi tre anni. Qui i capitoli sono diversi, fra spending review e ricerca di nuove risorse, per far quadrare i conti pubblici. L'obiettivo è quello di ridurre di almeno 16 milioni di euro il disavanzo dello Stato. Anche in questo caso il dibattito si annunciato piuttosto sostenuto.
Sergio Barducci
Argomenti spinosi e delicati quelli che attendono il Consiglio Grande e Generale nei prossimi 12 giorni consecutivi. Una lunga maratona parlamentare come mai si era visto prima d'ora, nella quale si sovrappongono la riforma del sistema fiscale e l'approvazione dei bilanci dello Stato. Numeri e cifre sulle quali il dissenso resta ancora piuttosto alto, nonostante il tentativo di ammorbidire la portata del prelievo fiscale al tavolo dei negoziati. Licenziata in mezzo a mille polemiche con l'uscita delle forze di opposizione dalla commissione Finanze, la riforma si appresta a chiedere il voto dei consiglieri e il dibattito si annuncia particolarmente impegnativo nei toni e nei tempi. Le forze di minoranza hanno già annunciato l'intenzione di ripresentare tutti quegli emendamenti bocciati in Commissione, per i quali il regolamento prevede la possibilità di una nuova discussione in aula. Anche le parti sindacali ribadiscono le loro critiche e perplessità. Mentre la CSU prosegue i confronti con i lavoratori l'Usl annuncia una nuova manifestazione di fronte al Palazzo il giorno del voto. Tutte insoddisfatte, le organizzazioni dei lavoratori, per gli strumenti previsti dalla riforma per l'accertamento dei redditi, ritenuti insufficienti per combattere l'evasione fiscale.
Poi c'è la partita della cosiddetta “Finanziaria”. Il rendiconto dello Stato e i bilanci di previsione per i prossimi tre anni. Qui i capitoli sono diversi, fra spending review e ricerca di nuove risorse, per far quadrare i conti pubblici. L'obiettivo è quello di ridurre di almeno 16 milioni di euro il disavanzo dello Stato. Anche in questo caso il dibattito si annunciato piuttosto sostenuto.
Sergio Barducci
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