Sulla ratifica dell'accordo fiscale Italia-San Marino, approvata all'unanimità alla Camera nei giorni scorsi, il Movimento 5 Stelle ha "scelto la via della responsabilità pensando all'immediato sollievo per i frontalieri, interessati nel numero di diverse migliaia, ma ciò non dovrà esentare nessuno dall'attenta analisi degli effetti della convenzione". E' quanto scrive in una nota la parlamentare riminese del M5s, Giulia Sarti. Il Movimento 5 Stelle, osserva, "ha ritenuto di votare a favore della convenzione in oggetto per poter dare immediata soluzione all'annoso problema della doppia tassazione applicata ai lavoratori frontalieri italiani. Ricordiamo però che la Convenzione non trattava solo il tema dei frontalieri: larga parte di essa riguardava altri tipi di protocolli economici" da evidenziare. In modo positivo, prosegue la nota, per quanto riguarda "l'articolo 26 che, favorendo lo scambio di informazioni, limita il segreto bancario, vero motore di elusione ed evasione fiscale". Però, sottolinea l'esponente del M5S "vi sono anche dei passaggi che hanno decisamente bisogno di essere implementati con maggiore sorveglianza, ad esempio il comma 2 dell'articolo 10 che stabilisce una tassazione dello 0% sui dividendi pagati a soci di aziende italiane residenti a San Marino, a patto che detengano una partecipazione del 10% da almeno 12 mesi. In tutti gli altri casi la tassazione potrà essere al massimo del 15%. Da notare - puntualizza - che la soglia sopra indicata era del 25%, prima di questa convenzione, e la tassazione massima applicabile era del 5%. La franchigia del 10% a tassazione 0% potrebbe incoraggiare oltremodo la ricerca di prestanome sanmarinesi". E, aggiunge Sarti, "non è un mistero per nessuno come molte attività, non solo del confinante territorio di Rimini, abbiano usato la Repubblica di San Marino come portofranco dell'elusione fiscale: sicuramente ai compilatori non è mancato il tempo di sciogliere questi nodi dato che questo provvedimento è allo studio dall'anno 2002". Per quanto riguarda il Movimento 5 Stelle, chiosa la parlamentare riminese, "siamo stati costretti a decidere in poche ore su un lavoro durato 10 anni e abbiamo scelto la via della responsabilità pensando all'immediato sollievo per i frontalieri, interessati nel numero di diverse migliaia, ma ciò non dovrà esentare nessuno dall'attenta analisi degli effetti della convenzione".
Giovanna Bartolucci
Giovanna Bartolucci
Riproduzione riservata ©