Un segnale per coordinare al meglio l’azione futura. Questo il partito dei Socialisti e Democratici sembra intenzionato a chiedere alla Democrazia Cristiana. Il bilancio dei 15 mesi di attività del Governo Straordinario viene letto con positività, i risultati ottenuti soddisfacenti, ma ci sono progetti che ancora languono in attesa di adozione. Di qui la volontà di imporre una accelerazione capace di recuperare i ritardi accumulati. Domani la consueta riunione di maggioranza potrebbe essere caratterizzata propria da questa riflessione. La necessità di recuperare il tempo perduto di procedere speditamente sulla strada segnata. Con l’alleato di governo il PSD intende verificare la possibilità di cambiare passo per uscire da quella che ravvisa come una condizione di stallo. La segreteria del PSD lo ha evidenziato chiaramente nei giorni scorsi e alla prima occasione di confronto diretto con l’alleato intende rimarcarlo. Tutto bene quello che si è fatto fino ad ora, ma si devono trovare le condizioni per fare di più. Il riferimento, in particolare è all’ammodernamento in campo istituzionale, i percorsi di integrazione europea, la riforma dei poteri e la nuova stesura della legge elettorale. Si devono stringere i tempi anche sui progetti di intervento in campo previdenziale e sul mercato del lavoro, come pure sul piano strategico in materia di commercio e turismo. Obiettivi – spiegano i vertici democristiani – sui quali ci siamo impegnati con i cittadini e che intendiamo non solo rispettare, ma addirittura trovare le condizioni per anticipare i tempi indicati. Certo le materie sono di grande portata e la condivisione deve essere totale, nel solco di quelle linee già definite con l’intesa per il Governo Straordinario. Alle prese con l’organizzazione dell’assise congressuale dell’8 aprile, la DC dunque fa sapere che intende rinnovare l’impegno a fare la propria parte e chiede, a sua volta, che l’alleato faccia altrettanto.
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