E’ una condivisione sui progetti indicati, quella che incassa il Partito dei Socialisti e dei Democratici al termine dei colloqui con le forze che compongono la maggioranza. Dopo il colloquio con Alleanza Popolare è stata la volta di Sinistra Unita e dei Democratici di Centro, protagonisti degli incontri bilaterali voluti dai vertici del Psd. Adesso si passa alla fase successiva, all’analisi nel dettaglio degli interventi di riforma, per mettere a punto i contenuti e per saggiare ulteriormente le convergenze. Il segretario, Paride Andreoli, si dichiara soddisfatto dell’esito dei colloqui, nei quali non ha mancato però di rinnovare il rammarico per quelle posizioni divergenti di Ap e Sinistra Unita sui quesiti referendari. Ma adesso si guarda avanti e si pensa ai piani già inseriti nel programma di Governo e sui quali i Socialisti e Democratici spingono sull’acceleratore. “Ci sono progetti – sottolinea Andreoli – da troppo tempo latenti. Prendiamo atto della disponibilità manifestata dai partiti alleati – aggiunge – a confrontarsi sulle nostre proposte, il passo successivo non può che essere la valutazione sulle linee dell’azione riformatrice che intendiamo portare avanti con determinazione”. Da un primo esame sono apparsi sovrapponibili anche i punti indicati da Alleanza Popolare, che aveva evidenziato le sue priorità progettuali. Sono in linea con quelle fissate dal Psd e quindi il dialogo sembra privo di ostacoli, anche se occorrerà attendere l’esito della seconda tornata di confronti per capire come proseguirà la collaborazione.
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