La patrimoniale diventa realtà. Anche se per la sua definizione occorrerà aspettare il testo emendato dal parlamento. La maggioranza ipotizza una imposta straordinaria per il 2012 su beni immobili censiti al catasto, terreni e fabbricati. Una tassa che comprende ogni singola unità immobiliare. Per le case è prevista una quota fissa proporzionale, a seconda che si tratti un appartamento o di una villa, da un minimo di 100 euro a un massimo di 330. Cui si aggiunge una quota variabile calcolata sulla rendita catastale. Anche in questo caso si parte da un 10% della rendita per gli alloggi più modesti, al 30 per cento delle ville. Quota fissa e variabile vanno maggiorate del 20%. Per la prima casa è prevista una detrazione di imposta: 150 euro per tutti. La quota fissa sale per uffici e negozi, a seconda della tipologia, così come varia in crescendo la percentuale sulla rendita. Sono soggetti a tassazione anche garage, posti auto e magazzini. Così come le attività produttive, più grandi, quali opifici, alberghi, centri commerciali. In questo caso la quota fissa sale fino a 1 500 euro, mentre scende al 2% la variabile sulle rendite. I terreni agricoli dovranno corrispondere una tassa pari a 5 volte il valore catastale, quelli edificabili 20 volte il valore catastale. L’emendamento proposto dalla maggioranza rinvia le modalità di pagamento ad apposito decreto, mentre prevede le sanzioni per ritardi o mancato versamento.
Giovanna Bartolucci
Giovanna Bartolucci
Riproduzione riservata ©