Lo Stato non ha debito pubblico. Il deficit previsto per quest’anno, di circa 43 milioni di euro, sarà assorbito quasi interamente, assieme al deficit 2009 di 41 milioni 800mila euro, dagli avanzi degli esercizi precedenti, che ammontano a 78 milioni. La liquidità si aggira sui 250 milioni di euro. Il calo dell’entrata dovuto al minor gettito della monofase, in calo di 22 milioni, è stato compensato da tagli di spesa nella gestione pubblica. Il Segretario di Stato per le finanze parte da questi numeri per spiegare la manovra correttiva individuata dal governo, per evitare che si imbocchi la strada del debito pubblico. Valentini intende la manovra come un insieme di interventi, non necessariamente riconducibili ad un unico provvedimento normativo, da avviare fin da questo mese e completare con l’assestamento di bilancio 2010. Nell’immediato, precisa il Segretario per le finanze, non esistono rischi di shock che possano compromettere la capacità dello Stato di far fronte alle spese obbligatorie. Ma, in questa fase, il dato relativo alle disponibilità finanziarie deve essere costantemente controllato per prevenire eventuali abbassamenti del livello che, sottolinea Valentini, seppure al momento non sono ipotizzabili, non possono essere del tutto esclusi. E mentre il Patto assicura il proprio sostegno agli interventi programmati dal governo, l’opposizione chiede di portare in Aula la manovra correttiva anche perché, accusa, in commissione finanze è stata consegnata solo all’ultimo momento. Secondo Sinistra Unita sembra emergere la scelta di far pagare la crisi a chi in questi anni ha vissuto solo del proprio lavoro anziché a chi la crisi l’ha generata, sfruttando oltre ogni limite il sistema San Marino.
Sonia Tura
Sonia Tura
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