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Maratona Bilancio: secondo il Segretario Gatti è errata la percezione di uno Stato non attento al caro-vita

14 dic 2023
Marco Gatti, Segretario di Stato alle finanze
Marco Gatti, Segretario di Stato alle finanze

Lavori ripresi nel pomeriggio dal comma sull'aggiornamento delle Commissioni e della Delegazione presso l'Assemblea Parlamentare del Consiglio d'Europa. Su quest'ultimo punto si era chiusa la seduta di ieri, in una situazione di sostanziale impasse. All'origine di questo passaggio consiliare la necessità di mantenere l'equilibrio di genere richiesto da Strasburgo. Per le Opposizioni la conferma a quanto pare di Marika Montemaggi come membro effettivo, e Roberto Ciavatta in qualità di sostituto. Quanto alla Maggioranza il PDCS aveva indicato Marco Nicolini, capo delegazione; da NPR invece il nome di Denise Bronzetti come membro supplente. RETE aveva tuttavia sottolineato come al momento non risultassero le dimissioni di Gerardo Giovagnoli. Che ha comunque provveduto in mattinata, come sottolineato in avvio di seduta.

Dalla Reggenza subito l'invito a dialogare tra forze politiche per trovare una soluzione sulla questione del requisito dell'equilibrio di genere. Dopo poco i capigruppo sono stati chiamati al tavolo dei Capi di Stato. E' stato deciso infine di sospendere la trattazione del comma; sarà affrontato successivamente.

A questo punto l'apertura dell'atteso comma sulla Finanziaria, con l'intervento del Segretario Gatti. Subito una riflessione sulla nomina a presidente del Moneyval del Direttore dell'AIF Nicola Muccioli; una soddisfazione per l'intero Paese, è stato detto. Gatti ha quindi ricordato “il buon risultato dell'Esercizio 2022”, con una serie di “avanzi di gestione e contabili”. Ora lo sguardo è al prossimo anno. Ricordati, fra le altre cose, i confronti con i sindacati sul tema del caro-vita.

A questo punto ha elencato i motivi per i quali a suo avviso sarebbe erronea la percezione di uno Stato lontano dalle problematiche dei cittadini. Sottolineato ad esempio il dato dell'inflazione: inferiore a quella italiana anche per il costo più basso delle utenze. Se fossero stati applicati gli stessi costi lo Stato avrebbe incassato 15 milioni in più, ha osservato. Ricordate anche le politiche effettuate tramite la Smac, ad esempio sui carburanti. Ma di tutto ciò non si è tenuto conto, ha detto. Citati poi strumenti specifici come il fondo straordinario di solidarietà, “al quale fortunatamente accedono poche persone”; prospettato comunque un adeguamento, allargando l'ipotetica platea. Sugli assegni familiari ed integrativi ha ribadito come si sia deciso di ricorrere alle deleghe.

L'obiettivo del Governo, ha aggiunto, è introdurre entro l'anno – o al più tardi a gennaio - la normativa sull'ICEE; anche per testarne l'efficacia. Studiata anche la possibilità – dopo averne parlato con ABS – di mitigare l'impatto del tasso dei mutui per le abitazioni. Si ipotizza di intervenire tramite un provvedimento che fissi un tetto per le rate che saranno pagate dal 2024; “spalmando” nel tempo le cifre eccedenti, ma senza che siano gravate da interessi.

Aperto il dibattito è intervenuta Eva Guidi, Libera, iniziando dal tema della cartolarizzazione degli NPL: il momento previsto per l'emissione è “particolarmente pesante”, ha osservato. Ha poi sottolineato come il FMI abbia invitato a fare attenzione sul tema della liquidità, pur non essendo al momento a livelli preoccupanti. Ha riconosciuto poi come il Bilancio “sia stato presentato con chiarezza” e non vi siano troppi emendamenti; contrarietà però al “milledeleghe”, paventando il rischio si tratti di “cambiali in bianco” su temi importanti. Ha quindi espresso preoccupazione per il previsto disavanzo finanziario complessivo di 38 milioni, sottolineando comunque come si tratti di dati prudenziali. A suo avviso l'Accordo UE comporterà nel corso del prossimo anno più spese, per il necessario adeguamento del Paese.

Sollecitato poi l'Esecutivo sulla questione del nuovo Ospedale: “bisogna avere un progetto ed un'idea molto chiara” di Sanità. Preoccupazioni infine per il “problema casa” riguardo al quale “mancano risposte concrete”. Matteo Rossi, NPR, ha parlato di un trend positivo della macchina economica sammarinese, a partire dalla fine dell'emergenza Covid. Ha osservato come le “grandi entrate” in questo periodo siano tuttavia dovute anche all'inflazione; da qui una riflessione sul caro-vita. Non peregrino – dunque, a suo avviso – lo sciopero generale di domani, trattandosi di problematiche reali che preoccupano la cittadinanza. Accolto allora con grande favore il progetto illustrato dal Segretario alle Finanze riguardante il tetto ai mutui e l'allargamento del fondo straordinario di solidarietà. Ha poi detto come a suo avviso l'entrata nel mercato unico possa fornire in prospettiva opportunità importanti di crescita economica

Espresse perplessità da parte di Nicola Renzi, RF; sottolineato come si siano superate le 30 deleghe. A suo avviso questa Manovra è una sorta di “libro dei sogni” di tutto ciò che il Governo non è riuscito a fare fino a questo momento. Sul tema del caro-vita ha ribadito come Repubblica Futura abbia “proposte concrete”, sollecitate “da più di un anno”; ma regolarmente bocciate. Accolte con scetticismo le dichiarazioni del Segretario Gatti sull'inflazione. Il problema di non arrivare a fine mese “riguarda una fascia non marginale della popolazione che ha un impiego”. Quanto messo in campo “non è sufficiente”, ha detto; annunciati allora numerosi emendamenti. La linea di questo Governo – ha continuato - è il DES, la cartolarizzazione ed il prestito Cargill; noi siamo contrari. Ironia poi sulle “asfaltature”, “le rotonde” ed il “guard rail luminoso”; oltre al consueto tema delle consulenze.

Marika Montemaggi, Libera, definisce le tante deleghe come una sorta di “messaggi elettorali”. “Sono molto delusa da queste continue prepotenze”. Tardivo, a suo avviso, il promesso intervento sull'ICEE. Per RETE l'intervento di Emanuele Santi; che ha ricordato il previsto disavanzo gestionale di 38 milioni di euro, pure migliore rispetto alle attese. Ma a suo avviso vi sarebbero alcune entrate “sovrastimate”. Ha invitato poi a fare un “ragionamento serio” sul bilancio di BCSM. Perplessità anche sul “milione e mezzo di stanziamento a Camera di Commercio”. Ha poi detto di rabbrividire alla vista dell'importo stanziato per gli interessi sul debito: di 28 milioni di euro; un “importo enorme”, ha tuonato, invitando l'Aula a ragionare su questo tema. Ha quindi registrato una “grande assenza” nella Manovra: quella di una riforma IGR che vada a colpire l'evasione, deduzioni non dovute e così via. Sta invece dando “buonissimi risultati” la riforma previdenziale, ha ricordato; intervento promosso all'epoca da RETE – ha sottolineato – e varato dall'allora Segretario Ciavatta.

Milena Gasperoni, NPR, ha invece tracciato un quadro positivo dell'attuale situazione, focalizzandosi innanzitutto sulla crescita del PIL e le performance dell'economia reale. “Risibile”, poi, ha rimarcato, il tasso di disoccupazione: 2.3%; dato peraltro sovrastimato, a suo avviso. Preoccupazione infine per la questione della denatalità: tema sul quale concentrare “politiche familiari e sociali”. Fernando Bindi, RF, ha invitato il Governo ad uscire dallo “schema trionfalistico”. Scarsa, a suo avviso, l'incidenza delle scelte politiche, nella crescita economica. Sandra Giardi, Gruppo Misto, ha visto in questo PdL il consueto approccio alle Finanziarie, raccogliendo un po' di tutto e all'ultimo momento. Annunciati poi emendamenti per bocciare le deleghe.

Quindi l'intervento del Segretario di Stato Mariella Mularoni, che ha parlato di un'economia in crescita, il PIL al 4,6%, l'occupazione ai massimi livelli. Ricordati tuttavia gli impatti di sistema derivanti dagli interventi di sostegno al settore bancario. Ribadito l'impegno ad una riduzione della spesa corrente, oltre all'impegno sulle riforme strutturali, anche nell'ottica dell'integrazione europea. Quanto alla previdenza non ha escluso l'ipotesi di correttivi. Quindi un'analisi delle proiezioni della spesa in ambito socio-sanitario nel 2024: previsti 87 milioni di concorso da parte dello Stato. Il capitolo di spesa più rilevante – ha osservato - è rappresentata dal personale, anche a seguito delle stabilizzazioni. Da considerare anche l'incremento degli assistiti e l'invecchiamento della popolazione; oltre ai costi derivanti dall'obsolescenza dell'Ospedale. Posto l'accento infine sull'avvenuto reperimento di personale medico di alto profilo. La sfida è quella di conciliare riduzione della spesa e strategie per produrre utili, mantenendo il carattere universalistico e garantista del sistema.

Iro Belluzzi, Libera, ritiene non vi siano i tempi per attuare politiche di sviluppo. Biasimato anche il ricorso ai decreti, con un rimando di attuazione – ha rimarcato - fino al 31 dicembre 2024. Roberto Ciavatta, RETE, ha denunciato una serie di ritardi – a suo avviso incomprensibili - nell'approvazione di interventi in ambito sanitario e previdenziale, ad esempio per rendere maggiormente redditizio Fondiss. Inerzia, a suo avviso, anche sulla riconversione green e poca concretezza sulle grandi opere. Denise Bronzetti, NPR, ha posto l'accento sull'impostazione snella di questa Finanziaria; e ciò anche alla luce della prossimità del termine Legislatura. Un Bilancio – ha detto - che si inserisce fra una serie di provvedimenti portati a termine del Governo, e che hanno una stretta attinenza con le varie voci della Manovra. Sottolineata anche la correlazione con quello che sarà il nuovo volto del Paese a seguito del perfezionamento del cammino di integrazione europea. Ha parlato poi di un risultato di bilancio “positivo”, che nessuno immaginava ad inizio Legislatura. Sollecitato un focus sulla cartolarizzazione degli NPL, da tenere monitorato.





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