E’ la prima assemblea generale dei popolari. 'Non l’abbiamo chiamata congresso – spiegano - perche’ deve essere frutto del confronto'. Una assemblea che arriva in un clima di instabilità politica per Romeo Morri, con forti rissosità nei partiti maggiori, poi il discorso si concentra sul suo partito che festeggia i due anni di vita: 'Due anni di lavoro, di opposizione ferma e decisa – prosegue Morri. Siamo il partito della presenza nel paese, delle idee' e ricorda i 13 referendum presentati piu’ i dieci per i quali lunedì scadra’ il termine di raccolta delle firme. 'Stiamo lavorando a due progetti di legge - rivela Morri - sulla famiglia e sul no profit', l’unica indiscrezione. Ma ora lo sforzo e concentrato al 5 e 6 marzo prossimi al castello di Domagnano, due giornate di lavoro alle quali prenderanno parte ospiti appartenenti al partito Popolare Europeo e le forze politiche sammarinesi. Al termine ci sara’ la nomina degli organismi, a iniziare da presidente e segretario. L’assemblea sara’ anche la sede in cui i Popolari presenteranno ufficialmente il loro programma politico da cui far scaturire il successivo confronto con le forze politiche e sociali. 'Il dovere e la speranza' il titolo tratto da una frase di Don Luigi Sturzo: sintetizza per i Popolari l’impegno di fare politica per costruire un futuro migliore.
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