“Abbiamo capito che c'è molta disinformazione fra la gente” questo il primo commento del coordinatore di Civico 10 Matteo Ciacci dopo l'incontro pubblico a Domagnano sul referendum per la domanda di adesione di San Marino all'Unione Europea. A chiarire alcuni degli aspetti più controversi della materia, l'Ambasciatore Antonella Benedettini, Capo Missione Aggiunto di San Marino presso le Comunità Europee a Bruxelles. La Commissione Europea – ha spiegato la diplomatica – entro la fine dell'anno presenterà al Consiglio Europeo un rapporto sulle risposte fornite dall'amministrazione sammarinese al questionario consegnatole, chiarendo quale sia la migliore ipotesi di integrazione del nostro stato. Ma il rapporto – se non ci sarà un'accelerazione dei tempi previsti - arriverà verosimilmente dopo il referendum del 20 ottobre. L'ambasciatore Benedettini, riferisce Ciacci, ha tuttavia chiarito che la nostra Repubblica sta intanto proseguendo verso un accordo ad hoc per le quattro libertà fondamentali - sulla circolazione dei capitali, delle merci, dei servizi e delle persone - perchè qualunque siano le scelte future l'accordo su questo è imprescindibile. Ma sono ingiustificate paure come quella dell'invasione degli stranieri perchè, come Malta – paese membro - o il Liechtestein - che è nello Spazio Economico Europeo - potremmo trattare deroghe. Se al referendum vincesse il “Si” - ha poi chiarito l'ambasciatore Benedettini – l'Unione non avrebbe obbligo di risposta, ma se il Consiglio Europeo desse invece il via libera alla trattativa preliminare si comincerebbe uno screening su tutti e 35 i capitoli negoziali e dopo mesi, o più probabilmente anni, comincerebbe la trattativa vera.
Luca Salvatori
Luca Salvatori
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