Con l'ordine del giorno approvato a larga maggioranza, il Consiglio Grande e Generale dichiara guerra ai cosiddetti “furbetti della monofase” e spera di riuscire a recuperare almeno una parte dei 157 milioni di euro di dubbia esigibilità. Soddisfazione da parte del segretario alle Finanze Claudio Felici, che parla di “dibattito molto interessante e approfondito. C'è stata qualche punta di polemica ma su un tema come questo credo ci stia”. Ora la palla passa al governo, che dovrà impegnarsi a concretizzare i 14 punti previsti dal documento, dalle modalità di prevenzione e garanzia nei confronti di possibili, future truffe ai danni dello Stato, all'avvio di azioni di responsabilità civile e penale contro gli amministratori infedeli. Poi c'è il passaggio all'Iva, ad un nuovo sistema di imposizione diretta, progetto sul quale la segreteria alle Finanze è al lavoro. Tra giugno e luglio, annuncia Felici, “saranno pronte le linee guida del progetto che saranno poi affidate al dibattito politico, poi si passerà alla fase vera e propria di studio e progettazione”. Il regime entrerà in vigore dal 1° gennaio 2015 e nel periodo transitorio “si studieranno meccanismi per impedire che si ripeta quanto accaduto”.
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