Il Parlamento è "il luogo decisivo" per un rafforzato "impegno nazionale" che consenta all'Italia di dare "risposte certe" all'emergenza. E' il concetto che Mario Monti ha è più volte sottolineato nel primo Consiglio dei Ministri operativo del suo governo, che ha dato il via libera al decreto legge per Roma Capitale. Il primo provvedimento del governo Monti, che studia il pacchetto di misure per contrastare la crisi a partire da qualche forma di patrimoniale, scatena l'ira della Lega. Dalla sua posizione di solitaria opposizione all'Esecutivo con la fiducia più vasta nella storia dell'Italia repubblicana, il Carroccio torna al vecchio refrain contro "Roma Ladrona". "Oggi è un pessimo giorno", sostiene il
governatore veneto Zaia, mentre Maroni sottolinea che ormai l'alleanza della Lega con il Pdl è finita, sbattendo la porta in faccia al tentativo di riconciliazione lanciato ieri in un'intervista da Berlusconi. Ma Monti tira dritto. In Consiglio dei ministri il Professore ha illustrato ai colleghi i criteri di lavoro che ispireranno il proprio lavoro: massima collegialità tra il Consiglio dei ministri, la presidenza e i singoli ministeri e massima attenzione al Parlamento, che Monti indica come il "luogo decisivo" per rispondere alle sfide della crisi. Il premier ha quindi illustrato ai ministri i punti cardine dei suoi prossimi incontri internazionali, a partire da domani a Bruxelles, con le istituzioni europee, con la cancelliera tedesca Merkel ed il presidente francese Sarkozy. L'obiettivo è assicurare la stabilità della zona euro, i cui mercati oggi hanno chiuso tutti in profondo rosso.
Da Roma Francesco Bongarrà
governatore veneto Zaia, mentre Maroni sottolinea che ormai l'alleanza della Lega con il Pdl è finita, sbattendo la porta in faccia al tentativo di riconciliazione lanciato ieri in un'intervista da Berlusconi. Ma Monti tira dritto. In Consiglio dei ministri il Professore ha illustrato ai colleghi i criteri di lavoro che ispireranno il proprio lavoro: massima collegialità tra il Consiglio dei ministri, la presidenza e i singoli ministeri e massima attenzione al Parlamento, che Monti indica come il "luogo decisivo" per rispondere alle sfide della crisi. Il premier ha quindi illustrato ai ministri i punti cardine dei suoi prossimi incontri internazionali, a partire da domani a Bruxelles, con le istituzioni europee, con la cancelliera tedesca Merkel ed il presidente francese Sarkozy. L'obiettivo è assicurare la stabilità della zona euro, i cui mercati oggi hanno chiuso tutti in profondo rosso.
Da Roma Francesco Bongarrà
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