Un atto che in qualche modo era nell'aria, vista l'asprezza delle polemiche in Aula, durante il comma aggiuntivo, proprio sulla gestione dell'emergenza Covid in questa seconda ondata e per le festività natalizie. Critiche all'azione del Governo, sul piano sia politico, sia mediatico: dagli ultimi 2 decreti, fino alle relazioni con l'Italia.
E partono proprio dai rapporti bilaterali, i consiglieri di Libera, Repubblica Futura e Mis, nel motivare la mozione di sfiducia: “È stata scritta una brutta pagina della nostra storia di diplomazia e relazioni in ambito di politica estera – dice Matteo Ciacci, a nome dell'opposizione –. Dopo il decreto del sostanziale lockdown, si è ben compreso come le relazioni tra San Marino e Italia siano ai minimi termini” – aggiunge ed entra nel dettaglio: “Una gestione pessima della comunicazione istituzionale, una mancanza totale di sinergia con il vicinato per le politiche anti-Covid ci hanno portato a una situazione che ora è drammatica per cittadini, famiglie e attività economiche”.
Parla di una azione di Governo contraddistinta da “incertezza, poca lungimiranza e arroganza” e nel chiedere le dimissioni del Segretario Beccari aggiunge: “le prerogative sovrane vanno difese con intelligenza, adottando misure diplomatiche serie e politiche responsabili”.
Prime reazioni dal responsabile degli Esteri Luca Beccari, che parla di "un testo, a supporto della mozione, debole e contraddittorio" e legge la sfiducia come "un tentativo strumentale di creare tensioni nella maggioranza". "La mozione di sfiducia - prosegue - è un atto personale che rileva responsabilità dirette di un segretario". Come già motivato in Aula, torna a spiegare: "Non siamo finiti in lista C per una azione di politica estera, ma per le disparità di misure adottate rispetto all'Italia. È anzi grazie ad una azione di politica estera e alle nuove misure adottate per il contenimento del Coronavirus che siamo riusciti a uscire dalla lista C".