Inizia la DC per bocca del Segretario politico: il PSD sta riproponendo un’aggregazione che da gennaio verifica la sua tenuta. Valentini rilancia la proposta di un governo istituzionale per rispondere ai problemi del Paese, criticando un PSD che in fase di consultazioni aveva proposto un governo di responsabilità sulla base di un discorso privilegiato tra i due partiti. L’invito lanciato dall’opposizione è rivolto soprattutto ai tre dissidenti PSD, perché lavorino da qui a venerdì sera, per seguire questa strada.
Per Venturini di AP, sono proprio le difficoltà interne al PSD, diviso in una galassia di gruppi e correnti, a mettere in crisi la nascente maggioranza. Un partito di maggioranza relativa che ha proposto nelle consultazioni soluzioni diverse a seconda di chi aveva di fronte. Solo per non venire meno a due condizioni che chiama imprescindibili: non andare al voto e non finire all’opposizione. Gli Europopolari rilanciano l’appello ai dissidenti del PSD e alle forze sane del Paese per un Esecutivo di larghe intese. Lonfernini tiene precisare che il suo partito, pur uscito dalla DC, non la vede come un rivale per il bene del Paese.
Raccoglie l’invito dei dissidenti PSD, per un governo di solidarietà nazionale, anche Casali, che non disdegna critiche ai nuovi puntelli della maggioranza, leggi Sammarinesi per la Libertà. Stupisce per NPS, che chi in passato ha combattuto personaggi di spicco dei Socialisti e Democratici, oggi tenda loro la mano. I Popolari, con la Venturini, lanciano un messaggio più ampio per chiedere di mettere da parte interessi provati a vantaggio del bene pubblico, mentre per Alleanza Nazionale proporre un governo allargato che faccia fronte alle emergenze, significherebbe tornare all’Arengo dei capifamiglia.
Noi Sammarinesi chiude la conferenza parlando di un atteggiamento del PSD che imbarazza la politica sammarinese: “Aumentano il fuoco dell’antipolitica – sentenzia Arzilli – e fanno crescere l’insoddisfazione nell’opinione pubblica. La risposta forte arriva da questo tavolo, che rappresenta 29 consiglieri”. Embrione di una non troppo lontana coalizione.
Per Venturini di AP, sono proprio le difficoltà interne al PSD, diviso in una galassia di gruppi e correnti, a mettere in crisi la nascente maggioranza. Un partito di maggioranza relativa che ha proposto nelle consultazioni soluzioni diverse a seconda di chi aveva di fronte. Solo per non venire meno a due condizioni che chiama imprescindibili: non andare al voto e non finire all’opposizione. Gli Europopolari rilanciano l’appello ai dissidenti del PSD e alle forze sane del Paese per un Esecutivo di larghe intese. Lonfernini tiene precisare che il suo partito, pur uscito dalla DC, non la vede come un rivale per il bene del Paese.
Raccoglie l’invito dei dissidenti PSD, per un governo di solidarietà nazionale, anche Casali, che non disdegna critiche ai nuovi puntelli della maggioranza, leggi Sammarinesi per la Libertà. Stupisce per NPS, che chi in passato ha combattuto personaggi di spicco dei Socialisti e Democratici, oggi tenda loro la mano. I Popolari, con la Venturini, lanciano un messaggio più ampio per chiedere di mettere da parte interessi provati a vantaggio del bene pubblico, mentre per Alleanza Nazionale proporre un governo allargato che faccia fronte alle emergenze, significherebbe tornare all’Arengo dei capifamiglia.
Noi Sammarinesi chiude la conferenza parlando di un atteggiamento del PSD che imbarazza la politica sammarinese: “Aumentano il fuoco dell’antipolitica – sentenzia Arzilli – e fanno crescere l’insoddisfazione nell’opinione pubblica. La risposta forte arriva da questo tavolo, che rappresenta 29 consiglieri”. Embrione di una non troppo lontana coalizione.
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