Logo San Marino RTV

Politica estera e giustizia protagonisti della prima giornata consiliare

20 lug 2010
Politica estera e giustizia protagonisti della prima giornata consiliare
Politica estera e giustizia protagonisti della prima giornata consiliare
Il comma comunicazioni ha visto l’opposizione scontrarsi frontalmente con il Segretario agli esteri per il silenzio del Governo sullo stato delle relazioni con l’Italia e soprattutto per il fatto che il nodo cruciale del nostro futuro non si scioglie mentre l’Esecutivo continua a dire che tutto va bene. Il dialogo con Roma non si è mai interrotto, replica Antonella Mularoni ricordando, come aveva già fatto in Commissione esteri, la lettera ricevuta dal Ministro degli esteri italiano Franco Frattini. Si dà atto a San Marino del lavoro fatto, ma ancora da parte italiana non c’è la disposizione d’animo per un incontro politico perché vanno risolti alcuni aspetti. Sul fronte giustizia si registrano le nomina di Michele Sesta e Lamberto Emiliani, rispettivamente giudice civile e penale di terza istanza, e di Stefano Stargiotti a nuovo Commissario della Legge. Una nomina passata con 30 voti a favore, 19 contrari e una astensione. La Commissione giustizia aveva chiesto, all’unanimità al Consiglio, di nominare un nuovo giudice accogliendo la proposta del Magistrato dirigente. I 30 voti a favore sono stati appena sufficienti per la sua approvazione. E’ la solita storia, commenta il Patto. L’opposizione, senza manifestare apertamente la propria contrarietà, ha tentato di silurare la proposta con l’obiettivo di mettere in crisi il nostro Paese al prossimo esame Moneyval. Chi ci ha fatto finire in procedura rafforzata, accusa la maggioranza, ha tentato con un colpo gobbo di farci rientrare. Passano invece con soli 5 voti contrari, 13 astenuti e 32 voti a favore le modifiche alla legge sulle rogatorie internazionali in materia penale. Si elimina un grado di giudizio in caso di ricorso e si estende la competenza del giudice di appello. Più semplice l’acquisizione di documenti da parte della magistratura. Il giudice che firma la rogatoria ha diritto di assistere all’esecuzione degli atti richiesti. Le modifiche non sono retroattive. Questo intervento, ha sottolineato il Segretario per la giustizia, vaincontro alle esigenze emerse dagli incontri tecnici con l’Italia e dimostra la nostra volontà di essere leali e collaborativi fino in fondo. Per Sinistra Unita la norma è di carattere politico, riguarda il rapporto con l’Italia e dunque è suscettibile di sudditanza verso un altro Paese. Adesso l’Aula sta affrontando la nuova disciplina delle licenze. Il confronto andrà avanti per il resto della serata. Il voto finale è previsto per domani.

Sonia Tura

Riproduzione riservata ©