Mentre Moody’s lancia l’allarme di un possibile “default multiplo” in alcuni Paesi dell’Area Euro e l’Ocse vede l’Italia in recessione nel 2012, Mario Monti completa la sua squadra di governo. Il Consiglio dei ministri nomina viceministri e sottosegretari, e il premier si prepara alla sua nuova missione a Bruxelles, dove domani avrà un faccia a faccia con il presidente dell’Eurogruppo Juncker. Dopo due settimane si chiude, dunque, la tormentata pratica della nomina dei “numeri due” del governo. Almeno in apparenza, i partiti resteranno a bocca asciutta anche in questa tornata di nomine, come è accaduto per i ministri. Non ci sono infatti politici nella lista che il presidente del Consiglio ha portato stamani al Quirinale per l’ultimo esame da parte del presidente Napolitano, il quale ribadisce la necessità per l’Italia “in questo momento di crisi di dimostrare all'Europa al mondo una straordinaria capacita' di realizzazione e innovazione”. Mentre si attendono le misure anticrisi del governo, che dovrebbero essere varate all’inizio della prossima settimana, tra Pdl e Lega il barometro continua a segnare bufera. Berlusconi, che si sfila dal coro di chi accusa Monti di essere “in ritardo” nel varare le misure visto che, sottolinea il Cavaliere, “è appena arrivato”, ribadisce che la sua alleanza con il Carroccio è salda. “Vedrò Bossi venerdì, ci siamo sentiti tutti i giorni”, chiarisce l’ex premier. Ma pesano come macigni le parole di Calderoli e Maroni, secondo cui “l’alleanza tra Pdl e Lega è stata rotta” dal passaggio formale della Lega all’opposizione del governo Monti, le cui difficoltà per l’ex ministro dell’Interno “sono evidenti”.
Da Roma Francesco Bongarrà
Da Roma Francesco Bongarrà
Riproduzione riservata ©