Sessanta giorni: è il tempo che Mario Monti si dà per chiudere sulla riforma del mercato del lavoro. Alla vigilia dell’avvio del tavolo di confronto tra il ministro Fornero e le parti sociali, in vista di cui Confindustria e sindacati lavorano ad una posizione comune, il presidente del Consiglio esercita un vero e proprio pressing ad abbandonare lo status quo per rilanciare il Paese, sulla scia di quanto viene fatto in Europa. L’azione di Monti esce rafforzata dal giudizio del Consiglio di Stato, secondo cui le liberalizzazioni sono una leva economica e, quindi, vanno incoraggiate, e dai mercati che reagiscono positivamente all’annuncio dell’imminente firma sul fondo europeo permanente Salva-Stati. Ma a sostegno del professore si schiera anche Berlusconi. "Con senso di responsabilità sosteniamo questo governo e sarebbe da irresponsabili farlo cadere", dice il leader del Pdl, scatenando l’ovvia reazione dei leghisti che continuano a chiedergli di staccare la spina al governo tecnico. Intanto le questioni giudiziarie continuano a scuotere la politica.
Il Pd fa quadrato contro Luigi Lusi. L’ex tesoriere della Margherita indagato per espropriazione indebita ai danni dell'ex partito di Rutelli, ha chiesto il patteggiamento, ma è stato espulso dal gruppo del Pd a Palazzo Madama. Una decisione attesa, visto che Bersani aveva annunciato che “non ci sarebbero stati sconti”. E, mentre si scatena il dibattito sulla necessità di riformare il sistema di finanziamento pubblico dei partiti, nel Pdl scoppia un’altra grana: la magistratura indaga sul senatore Riccardo Conti: ha rivenduto per 44 milioni di euro un immobile al centro di Roma per il quale ne aveva pagati solo 26.
Da Roma Francesco Bongarrà
Il Pd fa quadrato contro Luigi Lusi. L’ex tesoriere della Margherita indagato per espropriazione indebita ai danni dell'ex partito di Rutelli, ha chiesto il patteggiamento, ma è stato espulso dal gruppo del Pd a Palazzo Madama. Una decisione attesa, visto che Bersani aveva annunciato che “non ci sarebbero stati sconti”. E, mentre si scatena il dibattito sulla necessità di riformare il sistema di finanziamento pubblico dei partiti, nel Pdl scoppia un’altra grana: la magistratura indaga sul senatore Riccardo Conti: ha rivenduto per 44 milioni di euro un immobile al centro di Roma per il quale ne aveva pagati solo 26.
Da Roma Francesco Bongarrà
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