Politica in movimento prima del Consiglio di martedì

E’ una situazione politica che resta fluida, quella che prelude alla prova del nove, la discussione cioè e il voto, in seduta segreta, dell’ordine del giorno che ha causato il terremoto nella maggioranza, con quella votazione a pareggio. Il colloquio fra le quattro delegazioni della coalizione, che si sono ritrovate nella sede del PSD, sembra sia stato franco e sereno. L’occasione ufficiale era quella della presentazione dei deliberati congressuali dei Socialisti e Democratici, in realtà il tempo è andato tutto nella discussione dello stallo in cui si è trovata la maggioranza e le condizioni per uscirne.
Alleanza Popolare, Sinistra Unita e Democratici di Centro hanno ribadito la loro disponibilità a ritrovare le condizioni operative, anche se tutti e tre guardano con favore alle elezioni anticipate, per sgombrare il campo una volta per tutte dalle cattive sorprese e per favorire un clima di maggiore stabilità e di certezze. Una soluzione che il PSD non sembra disegnare anche se – lo ha dichiarato nella trasmissione televisiva di Rtv il Segretario, Paride Andreoli – si sente la responsabilità, come forza di maggior peso nella coalizione, di ricercare prima una soluzione a quei malesseri manifestati.
Per lunedì sera è già in agenda l’ultimo passaggio negli organismi interni, con la riunione del Consiglio Direttivo, il parlamentino del PSD, che dovrà pronunciarsi dopo il previsto dibattito.
Intanto in casa PSD sono proseguiti gli incontri in calendario per l’illustrazione delle decisioni assunte in occasione del recente Congresso politico. A colloquio la Consulta degli Ordini Professionali, l’Unione dei Commercianti, degli operatori Turistici, degli Artigiani, l’Organizzazione degli imprenditori, l’Associazione degli Industriali, la Consulta delle Associazioni Culturali e l’Associazione dei produttori Agricoli.