Presenti i rappresentanti dei partiti, dei sindacati, delle associazioni di categoria e delle giunte di castello, che hanno proposto e suggerito modifiche al testo originario presentato a gennaio scorso. Con questo incontro si conclude la fase di confronto pubblico sulla legge, preliminare all’avvio della prima lettura in consiglio grande e generale prevista entro questo mese. Positivo il giudizio dato sugli elementi di novità, che sono anche frutto di suggerimenti esterni, con in primo piano la costituzione di un’Autority che andrà a sostituire la commissione pari opportunità, non ancora nominata in quanto sottoposta a verifica da parte del governo per i larghi numeri della sua composizione. Un organismo, quello dell’Autority, che secondo i promotori del progetto di legge intende coniugare esigenze di tipo diverso tipo e nuove competenze. Il progetto oggi è stato adottato dal Governo che ha proceduto al suo deposito, in segreteria istituzionale, per sveltire l’iter inserendolo in prima lettura, nell’ordine del giorno della seduta consiliare di aprile. Questo permetterà, dopo il passaggio in commissione consiliare, di portare in seconda lettura il testo del progetto di legge all’attenzione del parlamento entro giugno, mese in cui si chiuderà la campagna contro la violenza alle donne promossa dalla Commissione Europea che ha previsto il suo termine per il 10 e 11 giugno. La legge è composta da 34 articoli. Tra le novità sono previste modifiche al codice penale, con l’inserimento di aggravanti per le violenze commesse anche in ambito famigliare, e articoli dedicati ad una carta dei diritti delle vittime nonché a misure di assistenza delle stesse.
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