Le urne saranno aperte dalle 8 alle 20 - quando saranno diffusi i primissimi exit-poll -; e sarà un voto blindato, non c'è dubbio. Tornata elettorale decisiva quella di domani, non solo per la Francia, ma anche per l'Unione Europea, che in caso di vittoria di uno dei due candidati “antisistema” - Melenchon, ma soprattutto Le Pen – difficilmente avrebbe un futuro. Il tutto in un clima di alta tensione, dopo l'attentato, sugli Champs Elysées, costato la vita ad un agente di Polizia. Il timing dell'azione, prontamente rivendicata dall'ISIS, sembra essere stato pensato per massimizzare la visibilità mediatica, e difficilmente non avrà ricadute sul voto. “La Le Pen trarrà vantaggio da questo clima di paura”, è stato il coro pressoché unanime dei media. Secondo Marcello Foa – direttore del gruppo editoriale Corriere del Ticino-Media Ti, già caporedattore agli Esteri de “Il Giornale” di Montanelli, ed esperto di tecniche di comunicazione – la leader del Front National ha invece molto da perdere da questa situazione. La battaglia contro il terrorismo deve essere la “priorità del prossimo quinquennio”, ha detto dal canto suo Fillon. Chi appare ora in difficoltà, dopo una rimonta notevole in queste settimane, è il candidato della sinistra alternativa Melenchon
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