Territorio ed ambiente sono, con la sanità, temi al centro delle battaglie di Libera, che promuove – fin dalla sua nascita - economia circolare, gestione sostenibile delle risorse ambientali, energie rinnovabili e pianificazione urbanistica. A tal proposito è ben nota la spinta del partito per un nuovo PRG che garantisca contenimento del consumo di suolo, tutela delle aree naturalistiche e sicurezza del territorio.
Il Segretario Matteo Ciacci, che in questi giorni ha dato parere favorevole alle istanze d'arengo sull'edilizia scolastica, vuole procedere per step, partendo proprio dal piano regolatore. “Da troppi anni, dal 1992, si ragiona di come rinnovare il Prg” - sottolinea Ciacci, ricordando i tanti studi “stilati anche da Archistar”. “A mio avviso ci si deve mettere al tavolo e approfondirli con l'ausilio anche di tecnici sammarinesi che conoscono il territorio. Obiettivo, tra l'altro, definito anche nel programma di Governo”.
Punta poi l'attenzione sulle piccole e medie opere: “Credo che il territorio debba essere vicino alle persone, dobbiamo capire quali sono le esigenze reali del paese confrontandoci con i cittadini, le Giunte di Castello, per dare risposte immediate ma anche a medio e lungo termine”.
Tra gli obiettivi anche sicurezza stradale, viabilità e un collegamento più veloce Rimini/San Marino. “Se ne parla da tempo – afferma Ciacci – ma è un impegno che dobbiamo riuscire a prenderci gradualmente”.
Tra le priorità, anche l'emergenza casa, cavallo di battaglia in campagna elettorale. “Abbiamo aperto immediatamente un focus generale come Congresso di Stato, in sinergia - in particolare - con il Segretario alle Finanze perché i tanti immobili sfitti, i famosi ecomostri del territorio sono in pancia alle banche. Va fatto quindi un ragionamento sinergico – già in corso - con gli istituti di credito, che mira a trovare soluzioni tecniche per consentire alle banche di rendere sostenibile l'operazione e allo Stato di poter garantire appartamenti a giovani coppie o persone in difficoltà”.
Ciacci è alla sua prima esperienza al Governo, in una Segreteria da sempre sotto la lente del suo partito, sente la pressione di dover dimostrare coerenza rispetto alle battaglie fatte? “La coerenza in politica è un valore e credo in questi anni di aver dimostrato, così come il mio gruppo, di tenerci particolarmente. Visto che si parla tanto di continuità e discontinuità, credo che essere discontinui in questa Segreteria in particolare, significhi non buttare via i progetti che si trovano nei nostri cassetti. Perché dobbiamo ricominciare da zero? Abbiamo speso risorse in consulenti e tecnici, guardiamo cosa c'è di buono e andiamo avanti. Questo è per me coerenza e discontinuità rispetto al passato”.
Nel servizio l'intervista a Matteo Ciacci, Segretario di Stato al Territorio