L’incresciosa situazione di avere un telefono cellulare di ultima generazione e non riuscire a telefonare è la triste realtà anche per il 2015 nella Repubblica di San Marino.
UPR ha segnalato questa condizione nel 2011, nel 2012, nel 2013 a anche nel 2014. Poche o elusive le risposte del Governo che almeno ha ammesso ufficialmente il problema.
Il fatto – evidente - è che in molte zone del territorio è di fatto impossibile iniziare o concludere una conversazione sulla rete cellulare senza avere delle interruzioni, interferenze o buchi di connettività.
A ciò aggiungiamo che la scarsità di rete, rende quasi impossibili le connessioni con smartphone o tablet sulla rete mobile, per la navigazione web o l’utilizzo di servizi basati sulla connettività internet.
UPR torna a chiedere un intervento deciso del Governo su questo tema.
Non è accettabile che un Paese a elevata vocazione turistica, alla ricerca di investitori internazionali, non abbia nemmeno la capacità di avere una rete di telefonia mobile efficiente e in grado di dare risposte normali agli utenti.
Avere un cellulare in tasca è ormai un fatto normale, quasi tutti i componenti di una famiglia lo utilizzano quotidianamente. E’ quindi inverosimile e incomprensibile come di fronte a una condizione di evidente disservizio, non ci siano interventi.
Oggi la tecnologia permette soluzioni per risolvere definitivamente tale criticità che ha anche un costo per l’utente. Chi paga i tentativi di prendere la linea?
Il problema non è banale e questo generale silenzio non è accettabile.
UPR chiede un’azione definitiva per risolvere il problema. UPR chiede inoltre che le autorità preposte alla gestione della telefonia mobile tutelino gli utenti e diano la possibilità agli operatori, nel rispetto della legislazione vigente, di operare esprimendo il massimo delle potenzialità tecnologiche.
UPR rileva come l’elemento tecnologico e di IT sia ritenuto in ogni Stato avanzato, un fattore di progresso per attivare investimenti e generare economia. Tutto ciò non accade, per motivi misteriosi, a San Marino in cui si spendono parole – tante a volte troppe – per progetti che non nascono mai e non si risolvono problemi semplici.
Se la maggioranza sta cercando la strada per risolvere il rebus della misteriosa verifica di “Governo” iniziata in autunno, continuata in inverno e ormai prossima a sbarcare in primavera, ci sia permesso da osservatori esterni di suggerire di iniziare da argomenti semplici, come fare funzionare la rete di telefonia mobile nella Repubblica di San Marino.
A volte prima di iniziare a correre sarebbe opportuno sapere camminare.
Comunicato stampa
Unione per la Repubblica
UPR ha segnalato questa condizione nel 2011, nel 2012, nel 2013 a anche nel 2014. Poche o elusive le risposte del Governo che almeno ha ammesso ufficialmente il problema.
Il fatto – evidente - è che in molte zone del territorio è di fatto impossibile iniziare o concludere una conversazione sulla rete cellulare senza avere delle interruzioni, interferenze o buchi di connettività.
A ciò aggiungiamo che la scarsità di rete, rende quasi impossibili le connessioni con smartphone o tablet sulla rete mobile, per la navigazione web o l’utilizzo di servizi basati sulla connettività internet.
UPR torna a chiedere un intervento deciso del Governo su questo tema.
Non è accettabile che un Paese a elevata vocazione turistica, alla ricerca di investitori internazionali, non abbia nemmeno la capacità di avere una rete di telefonia mobile efficiente e in grado di dare risposte normali agli utenti.
Avere un cellulare in tasca è ormai un fatto normale, quasi tutti i componenti di una famiglia lo utilizzano quotidianamente. E’ quindi inverosimile e incomprensibile come di fronte a una condizione di evidente disservizio, non ci siano interventi.
Oggi la tecnologia permette soluzioni per risolvere definitivamente tale criticità che ha anche un costo per l’utente. Chi paga i tentativi di prendere la linea?
Il problema non è banale e questo generale silenzio non è accettabile.
UPR chiede un’azione definitiva per risolvere il problema. UPR chiede inoltre che le autorità preposte alla gestione della telefonia mobile tutelino gli utenti e diano la possibilità agli operatori, nel rispetto della legislazione vigente, di operare esprimendo il massimo delle potenzialità tecnologiche.
UPR rileva come l’elemento tecnologico e di IT sia ritenuto in ogni Stato avanzato, un fattore di progresso per attivare investimenti e generare economia. Tutto ciò non accade, per motivi misteriosi, a San Marino in cui si spendono parole – tante a volte troppe – per progetti che non nascono mai e non si risolvono problemi semplici.
Se la maggioranza sta cercando la strada per risolvere il rebus della misteriosa verifica di “Governo” iniziata in autunno, continuata in inverno e ormai prossima a sbarcare in primavera, ci sia permesso da osservatori esterni di suggerire di iniziare da argomenti semplici, come fare funzionare la rete di telefonia mobile nella Repubblica di San Marino.
A volte prima di iniziare a correre sarebbe opportuno sapere camminare.
Comunicato stampa
Unione per la Repubblica
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