Due giorni dedicati alla riforma previdenziale: questa mattina il Governo ha incontrato i rappresentanti delle categorie economiche; ieri, tavolo specifico con sindacati e associazioni dei consumatori. Esaminata dalle parti una relazione, redatta lo scorso luglio, contenente la proposta dell'Esecutivo. Le osservazioni mosse da sindacati e categorie riguardano per lo più la governance dei fondi pensione, l'innalzamento dell'età pensionabile, il passaggio dal sistema retributivo al contributivo. “Dal confronto – afferma il Segretario Santi – è emersa la volontà del Governo di presentare una integrazione al documento proposto, proprio per raccogliere i suggerimenti pervenuti. Obiettivo: intervenire con decisione per riequilibrare il sistema, con la massima attenzione verso l'equità tra generazioni e contribuenti, e con un occhio attento all'equilibrio del Bilancio dello Stato". Per la Csu si è trattato di un confronto ancora preliminare. “Ad ogni modo – ribadisce Giuliano Tamagnini (CSdL) - abbiamo bisogno di avere un calcolo definitivo di quello che ci viene a costare qualunque tipo di manovra relativa a bilancio pubblico, questione banche e progetto di sviluppo; quindi, un quadro completo della situazione per poterci esprimere nel merito”. Resta inoltre la richiesta sindacale al Governo di non considerare come perimetro assoluto la Finanziaria 2019. “Quella è una scadenza che non si può ignorare – replica Santi –, è chiaro che se poi servirà del tempo ulteriore per mettere a punto una riforma condivisa, ce lo prenderemo”.
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