Liberamente San Marino, la corrente interna al Partito Socialista, si presenterà ufficialmente mercoledì. Non è rottura, si affrettano a precisare Erik Casali e Pedini Amati, ma un forte distinguo con la linea del partito, quella di Celli e Andreoli, per intenderci. Un mal di pancia presente da tempo, esploso in scontro sull'appoggio alla maggioranza. “Non vogliamo fare da stampella a Bene Comune – dicono Casali e Pedini Amati. “Se deve essere Governo d'emergenza, allora si apra a tutti, senza escludere nessuno”. Sono tempi duri per il Partito Socialista. Prima il famigerato video con l'imprenditore, definito dalla corrente interna 'una bomba devastante', poi le dimissioni del Segretario Celli che fa decadere di fatto l'esecutivo e che porta inevitabilmente alla nomina di un organismo provvisorio che guidi il partito fino al Congresso. Allora si dovrà eleggere un nuovo segretario, ed è logico pensare che la corrente proporrà un suo nome. Per ora si naviga a vista. Con un obiettivo: essere più aggressivi e meno attendisti. E soprattutto, non escludendo dal dialogo nessuna anima dell'opposizione. La corrente giudica un grave errore aver chiuso la porta a Civico 10.
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