Federico Crescentini si dimette dall'Esecutivo e dalla direzione del partito socialista. Rinnovamento e cambiamento, scrive, non sembrano compatibili con l'azione che il partito sta portando avanti negli ultimi mesi. Crescentini, in un primo tempo convinto sostenitore del percorso di avvicinamento alla maggioranza per il rilancio del Paese, critica risultati tutt'altro che positivi e le colpe di un governo che definisce "totalmente inadeguato" di cui il Partito Socialista rischia ingiustamente di rendersi complice. Ma è anche l'esplosione della questione morale a preoccupare Federico Crescentini. Sarebbe stato opportuno, sottolinea, avviare già da tempo una riflessione seria sul modo in cui la politica potrà recuperare credibilità e autorevolezza dopo che l’Autorità Giudiziaria ha portato alla luce un vero e proprio sistema basato sulla corruzione. Non si può limitare la responsabilità a singole persone e liquidare il tutto individuando alcuni “capri espiatori”. E’ una situazione molto più complessa, conclude, che merita di essere affrontata con un senso critico e anche autocritico, che sinora non abbiamo dimostrato.
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