Finalmente, dopo oltre un anno di attesa e in barba alla norma che prevede il limite dei 180 giorni per l’esame da parte del Consiglio Grande e Generale , è stata approvata la legge di iniziativa popolare “Disposizioni in materia di contrasto del fenomeno delle dimissioni in bianco e di tutela della genitorialità”, promossa dalle donne del Partito dei Socialisti e dei Democratici.
La coincidenza dell’approvazione di questa legge con il 25 novembre, giornata dedicata dall’ONU alla eliminazione della violenza contro le donne, è quanto mai felice.
Non è infatti sconosciuta neanche a San Marino la pratica illecita della richiesta di firma delle dimissioni in bianco, che consente al datore di lavoro di licenziare un dipendente a sua discrezione e per qualunque motivo: l’impegno sindacale, un contrasto, una malattia lunga, una gravidanza, frequenti assenze dal lavoro per la presenza di bambini piccoli….
E’ evidente che siano proprio le lavoratrici le più esposte a questa odiosa forma di ricatto ed è questa la ragione che ha indotto le promotrici della legge ad indicare come aggravante la circostanza dell’utilizzo delle dimissioni in bianco in danno di padri o madri con figli disabili o molto piccoli, fino al 3° anno di età.
La nuova legge intende scongiurare la predisposizione, conservazione e utilizzo delle dimissioni in bianco prevedendo che, anziché firmare le dimissioni e consegnarle al proprio datore di lavoro come avviene attualmente, il lavoratore o la lavoratrice si debbano recare presso l’Ufficio del Lavoro a firmare le loro dimissioni su un modulo appositamente predisposto.
In questo modo qualunque lettera di dimissioni estorta con pressioni o ricatti non ha più alcuna efficacia, perché nessuna lettera di dimissioni potrà essere accettata dagli Uffici del Lavoro.
Un meccanismo semplice, che non aumenta la burocrazia e garantisce invece la regolarità e la correttezza della risoluzione volontaria del rapporto di lavoro.
È bene sottolineare che sulla legge approvata si è tenuto un confronto preventivo con i Sindacati e con le associazioni degli imprenditori e dei lavoratori autonomi, che hanno espresso la loro piena condivisione e con le forze politiche che si sono dichiarate tutte favorevoli.
L’esito della votazione finale sulla legge evidenzia un larghissimo consenso, ma non l’unanimità che si era registrata in Commissione.
Il PSD esprime la propria soddisfazione per l’approvazione di questa legge concreta, che rappresenta una tutela in più per i lavoratori e un deterrente al ricorso alle dimissioni in bianco, che sono una pratica illegale e distorsiva del mercato del lavoro.
La coincidenza dell’approvazione di questa legge con il 25 novembre, giornata dedicata dall’ONU alla eliminazione della violenza contro le donne, è quanto mai felice.
Non è infatti sconosciuta neanche a San Marino la pratica illecita della richiesta di firma delle dimissioni in bianco, che consente al datore di lavoro di licenziare un dipendente a sua discrezione e per qualunque motivo: l’impegno sindacale, un contrasto, una malattia lunga, una gravidanza, frequenti assenze dal lavoro per la presenza di bambini piccoli….
E’ evidente che siano proprio le lavoratrici le più esposte a questa odiosa forma di ricatto ed è questa la ragione che ha indotto le promotrici della legge ad indicare come aggravante la circostanza dell’utilizzo delle dimissioni in bianco in danno di padri o madri con figli disabili o molto piccoli, fino al 3° anno di età.
La nuova legge intende scongiurare la predisposizione, conservazione e utilizzo delle dimissioni in bianco prevedendo che, anziché firmare le dimissioni e consegnarle al proprio datore di lavoro come avviene attualmente, il lavoratore o la lavoratrice si debbano recare presso l’Ufficio del Lavoro a firmare le loro dimissioni su un modulo appositamente predisposto.
In questo modo qualunque lettera di dimissioni estorta con pressioni o ricatti non ha più alcuna efficacia, perché nessuna lettera di dimissioni potrà essere accettata dagli Uffici del Lavoro.
Un meccanismo semplice, che non aumenta la burocrazia e garantisce invece la regolarità e la correttezza della risoluzione volontaria del rapporto di lavoro.
È bene sottolineare che sulla legge approvata si è tenuto un confronto preventivo con i Sindacati e con le associazioni degli imprenditori e dei lavoratori autonomi, che hanno espresso la loro piena condivisione e con le forze politiche che si sono dichiarate tutte favorevoli.
L’esito della votazione finale sulla legge evidenzia un larghissimo consenso, ma non l’unanimità che si era registrata in Commissione.
Il PSD esprime la propria soddisfazione per l’approvazione di questa legge concreta, che rappresenta una tutela in più per i lavoratori e un deterrente al ricorso alle dimissioni in bianco, che sono una pratica illegale e distorsiva del mercato del lavoro.
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