Dopo gli incontri con i possibili alleati in una coalizione futura, con quelle forze cioè che hanno dimostrato di avere qualche affinità e di condividere certi progetti e percorsi, il Partito dei Socialisti e dei Democratici ha avviato confronti con gli attuali alleati per sondare ulteriormente la coesione e discutere in merito ai punti programmatici. Il primo incontro è stato con Alleanza Popolare e i commenti post colloquio sembrano improntati ad un certo ottimismo. Anche AP ha indicato alcuni passi come inderogabili e prioritari e su questi ci si è confrontati. Domani toccherà a Sinistra Unita e poi ai Democratici di Centro, per completare l’approfondimento in seno alla coalizione, e nei prossimi giorni si conoscerà meglio la tenuta della maggioranza, il suo stato di salute, la capacità di guardare oltre e di superare una condizione di stallo. Il Psd non ha gradito la discordanza di posizioni di Sinistra Unita e Alleanza Popolare sui quesiti referendari. Avrebbe preferito vedere tutti gli alleati compatti su 4 no, arrivati invece solo dai Democratici di Centro, e anche di questo si discuterà negli incontri bilaterali. Nella prossima sessione del Consiglio Grande e Generale non ci sono commi particolarmente delicati da affrontare, ma sono previste votazioni su alcune seconde letture e il loro esito sarà, come sempre, una cartina tornasole. Fra i punti in agenda va segnalato il provvedimento stralcio sul sistema pensionistico, un tema piuttosto sentito che non mancherà di registrare numerosi interventi in aula e sul quale si passerà poi al voto. Ma soprattutto la sessione che si aprirà mercoledì prevede la nomina dei nuovi Capitani Reggenti e anche dalle candidature si potrà leggere il clima politico che attraversa la maggioranza.
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