Il PSD ritrova l’unità interna. Nessun clima da resa dei conti nella segreteria riunita ieri sera, come ci si aspettava dopo le esternazioni di Giuseppe Morganti e gli scontri dell’ultima riunione dell’organismo interno del PSD, dal quale il Presidente se n’era andato polemicamente visti gli attacchi che lo riguardavano. I dirigenti del Partito dei Socialiste e democratici si sono chiariti, sia sulle posizioni individuali che sulla linea politica del partito e hanno ritrovato quella compattezza considerata essenziale per portare avanti gli impegni assunti e a guardare con la necessaria serenità agli appuntamenti politici che li aspettano. Soddisfazione viene espressa dal Segretario, Mauro Chiaruzzi, che già nei giorni immediatamente successivi allo scontro interno aveva minimizzato la portata delle tensioni che si erano verificate e auspicato la possibilità che il dialogo prevalesse.
Ma vediamo, nello specifico, quali punti ha fissato la segreteria del PSD. Ribadita la necessita di concludere l’iter della legge sul commercio, della riforma pensionistica, quella istituzionale e la nuova legge elettorale. Tutto senza trascurare la legge finanziaria del prossimo anno, considerata l’atto finale del Governo Straordinario. Sulle riforma e istituzionali il PSD sente la necessità di riattivare il tavolo di confronto, come pure sulla legge elettorale. In questo caso si è preso atto dello stato di avanzamento del dibattito e incaricato Presidente e Segretario di attivare entro fine mese una nuova fase di dialogo con tutte le forze politiche per verificare la possibilità di ritrovare convergenze. Sulle alleanze future la segreteria del PSD non si sbottona, ma assegna il mandato a Presidente e Segretario di attivare quel laboratorio già deciso, che dovrà in definitiva stendere il programma elettorale e su questo valutare convergenze e affinità politiche. 'E’ sulla condivisione degli obiettivi di riforma – afferma la segreteria dei Socialisti e Democratici- che si devono definire le strategie per la nuova fase politica'. Già indicati alcuni punti, come la Costituzione, l’Unione Europea, lo sviluppo corretto dell’economia e la salvaguardia dello stato sociale. 'Toccherà ai cittadini esprimersi – concludono i dirigenti del PSD – sui risultati raggiunti, i programmi e su chi dovrà governare'.
Ma vediamo, nello specifico, quali punti ha fissato la segreteria del PSD. Ribadita la necessita di concludere l’iter della legge sul commercio, della riforma pensionistica, quella istituzionale e la nuova legge elettorale. Tutto senza trascurare la legge finanziaria del prossimo anno, considerata l’atto finale del Governo Straordinario. Sulle riforma e istituzionali il PSD sente la necessità di riattivare il tavolo di confronto, come pure sulla legge elettorale. In questo caso si è preso atto dello stato di avanzamento del dibattito e incaricato Presidente e Segretario di attivare entro fine mese una nuova fase di dialogo con tutte le forze politiche per verificare la possibilità di ritrovare convergenze. Sulle alleanze future la segreteria del PSD non si sbottona, ma assegna il mandato a Presidente e Segretario di attivare quel laboratorio già deciso, che dovrà in definitiva stendere il programma elettorale e su questo valutare convergenze e affinità politiche. 'E’ sulla condivisione degli obiettivi di riforma – afferma la segreteria dei Socialisti e Democratici- che si devono definire le strategie per la nuova fase politica'. Già indicati alcuni punti, come la Costituzione, l’Unione Europea, lo sviluppo corretto dell’economia e la salvaguardia dello stato sociale. 'Toccherà ai cittadini esprimersi – concludono i dirigenti del PSD – sui risultati raggiunti, i programmi e su chi dovrà governare'.
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