La resa dei conti, quella vera, si avrà probabilmente al Congresso Generale. Nel frattempo si sta consumando uno scontro interno che è difficile ridimensionare in normale dialettica. E' la seconda volta, in poco più di tre mesi, che parte del psd prende le distanze dalle dichiarazioni di Iro Belluzzi. E' di ieri la nota del Capogruppo Capicchioni e del consigliere Riccardi in cui si precisa che l'ex Segretario al lavoro, nella conferenza stampa congiunta con Ps e Dc non ha espresso la posizione della direzione del partito. Peraltro ritengono opportuno rimanere neutrali su certe questioni, dato che il continuo delegittimare il lavoro di Banca Centrale non porta alcun beneficio al sistema paese. La risposta di Belluzzi non si è fatta attendere. Si dice stupito, non ne comprende la ratio, considerando la posizione del partito espressa in maniera chiara nell'incontro pubblico a Domagnano, alla presenza di tutta l'opposizione e delle organizzazioni economiche e sociali. Era emersa con forza la preoccupazione sul futuro di economia, sviluppo e sistema bancario. “In quell'occasione – fa notare – c'era anche Capicchioni.” La sorpresa per la reazione dei compagni diventa ipotesi. “Probabilmente – dice - Capicchioni è molto preoccupato per aver innescato un percorso sull'assoluta autoreferenzialità di Banca Centrale”. “Non si tratta – spiega – di sostegno o non sostegno a Bcsm, qui si parla del paese e di un comparto essenziale per l'economia che garantisce occupazione. Purtroppo – aggiunge - da quando si è insediata la nuova dirigenza registriamo un importante deflusso dalle banche sammarinesi”. Non manca una frecciatina a Dalibor Riccardi. “La sua presa di posizione mi spiazza – spiega - poiché non l'ho mai sentito prendere parola sul tema, forse perché, da quel che si dice, troppo impegnato a navigare sul web”. La nota di ieri cita anche il Congresso. Entrambi chiedono un forte rinnovamento nei ruoli dirigenziali e discontinuità rispetto ad alcuni metodi di fare politica. Belluzzi condivide il rinnovamento e anche il cambio di metodo, “che però – aggiunge – Capicchioni e Riccardi non sembrano interpretare con questo tipo di comunicazione goffa e strumentale, da vecchio modo di fare politica. E lancia il sasso: volevano forse inviare un segnale a Ssd a poche ore dall'assemblea programmatica?
Monica Fabbri
Monica Fabbri
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