E' stato un direttivo acceso e partecipato quello di ieri sera, in casa Psd. Una lunga riunione, proseguita fin dopo mezzanotte in cui hanno preso tutti la parola. Un confronto vivace, durante il quale non sono mancati toni alti, ma che alla fine ha portato ad una visione condivisa, almeno per quanto riguarda il percorso politico ed organizzativo verso il Congresso che si intende celebrare entro l'estate. Dovrà rappresentare il culmine di un lavoro fatto di elaborazione di contenuti politici, sociali e culturali – si legge in un comunicato – di ridefinizione dell'identità di un partito riformista nel 21° secolo, di rinnovamento e di un progetto aperto al contributo della società civile. Il 25 marzo si terrà un momento di riflessione su paese e contesto europeo. Si vuole ricercare la condivisione attraverso l'affiancamento alla Segreteria di un comitato – composto da almeno sette membri - che si occupi del percorso di preparazione al Congresso. Presidierà e riferirà al Direttivo. L'obiettivo è proporre un partito rinnovato, aperto, inclusivo, partecipato ed unitario. Al momento però non c'è ancora una posizione univoca sul vero nodo da sciogliere e causa delle frizioni interne, vale a dire i rapporti con la Coalizione. Tutto rimandato alla prossima puntata.
Monica Fabbri
Monica Fabbri
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